La presa di posizione Briatore su Sinner: «Per essere benvoluto in Italia devi essere un miserabile»

fon

4.11.2025

Jannik Sinner criticato da molti.
Jannik Sinner criticato da molti.
Imago

A Torino per il lancio del suo brand, Flavio Briatore difende Sinner dalle polemiche - «in Italia ti perdonano tutto, tranne il successo» - e bacchetta il «tifo a corrente alternata».

Nicolò Forni

Hai fretta? blue News riassume per te

  • Briatore definisce Sinner «un campione straordinario» e critica chi cerca sempre un difetto tra Quirinale, Monte Carlo, Coppa Davis e battute fraintese.
  • Attacca il pubblico «a ondate»: «Ora che c’è Jannik siamo tutti tennisti; ieri Tomba, tutti sciatori; con Luna Rossa, tutti velisti».
  • Alle ATP Finals (9–16 novembre) dice di non poter restare per vederlo, ma ammette l’ammirazione: ha chiesto allo staff di contattare Sinner.

A Torino per il lancio di un nuovo brand nella ristorazione, Flavio Briatore interviene sulle polemiche che accompagnano Jannik Sinner.

«In Italia ti perdonano tutto, tranne il successo», afferma il manager, convinto che il numero 2 del ranking sia «un campione straordinario» spesso preso di mira: «Invece di sostenerlo, si cerca sempre un difetto: dove vai, perché vai lì…».

Stando anche a «Fanpage», il 75enne ha discusso più temi inerenti l'Altoatesino, come l'invito al Quirinale declinato, la residenza a Monte Carlo, il «no» alla Coppa Davis, la lingua parlata in famiglia, fino alle battute giudicate fuori luogo.

«Accade a chiunque abbia successo. Per essere benvoluto in Italia devi essere un miserabile», aggiunge.

Il manager critica anche il «tifo a corrente alternata»: «Adesso che c'è Jannik siamo tutti tennisti; quando c'era Tomba eravamo tutti sciatori; con Luna Rossa tutti velisti, anche senza aver mai visto una barca».

«Il tennis è noioso perché i primi 10-15 tirano tutti forte»

Alla domanda diretta se il tennis gli piaccia, la risposta è schietta: «Secondo me il tennis è noioso perché i primi dieci-quindici tirano tutti forte». Un'eccezione, concede, riguarda i vertici: «A parte Sinner e Alcaraz, il resto è più indietro».

Sulle ATP Finals di Torino, che andranno in scena dal 9 al 16 novembre, Briatore spiega di aver chiesto al suo staff di metterlo in contatto col tennista, ma precisa che non potrà restare in città per vederlo giocare, perché ha impegni di lavoro già fissati in Brasile e a Las Vegas.