La finalissima degli US Open raccontata per immagini
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Sconfitto in tre set nella finale degli US Open, la sua prima dopo quella trionfale del 2009 contro Roger Federer, Juan Martìn Del Potro ha omaggiato il suo avversario di giornata: il neo campione, oggi per la terza volta a New York, Novak Djokovic.
Il finalista sconfitto è arrivato in conferenza stampa con gli occhi lucidi. L'ultima partita del torneo non è finita come avrebbe voluto. «Ho giocato un buon torneo, in queste due settimane mi sono comportato molto bene. Ma questa sconfitta in finale fa molto male. È brutto uscire sconfitto così all’ultimo stadio della competizione, quando scendi in campo con così tanta passione e con il pubblico dalla tua parte. Ho pianto fino a poco fa», ha ammesso Del Potro.
Il gigante di Tandil ha però quasi subito cambiato registro, spendendo parole al miele non solo per il vincitore di giornata... «È una grande sfida lottare con Federer, Nadal o Djokovic in quest’era tennistica. Ma io sono fiero di giocare in questo periodo, dove giocando contro questi grandi campioni posso imparare molto. Inoltre devo ammetterlo, anche da tennista è bello vederli competere uno contro l'altro ad ogni appuntamento importante: anzi è incredibile».
«Djokovic meglio di Nadal e Federer? Difficile a dirsi, sono però sicuro che Novak può superare i record di vittorie negli Slam di Rafa e di Roger. Sino ad ora ne ha conquistati già 14 (Nadal è a quota 17, mentre Federer 20 ndr). Quest’anno ne ha messi in cassaforte due (Wimbledon e US Open ndr) pur iniziando la stagione con grandi difficoltà. È tornato in forma e se non incappa in gravi infortuni, come detto, ce la può fare. Novak ha tutto per poter scrivere la storia di questo sport e stabilire nuovi record», ha poi concluso il tennista argentino, oggi perdente sul campo dell'Arthur Ashe, ma vincitore nei cuori della maggior parte degli spettatori che l'hanno sostenuto a gran voce per tutta la durata del torneo, non solo della finale.