Le parole di Federer dopo la vittoria al primo turno Federer: «Dopo la vacanza in camper avrei avuto bisogno di un po' di riposo»

bfi

27.8.2019

Dopo un inizio difficile Federer ha superato il primo scoglio
Dopo un inizio difficile Federer ha superato il primo scoglio
Keystone

In conferenza stampa Roger Federer si è dichiarato contento di aver vinto la prima sfida, nonostante il primo difficile set in cui il suo servizio era calibrato male. 

New York: è stata una lunga giornata di tennis in attesa di vedere la prima sfida agli US Open 2019 di Roger Federer. 

«Voglio godermi la folla e giocare il mio miglior tennis», Sumit Nagal

Il tennista indiano Sumit Nagal ha goduto nei giorni passati di un'inaspettata popolarità, anche fuori dall'India, per la possibilità di sfidare Roger Federer sull'Arthur Ashe in serata. Tifosi che lo fermavano per chiedergli un autografo, un selfie, un istante di storia. Il 22enne di New Dehli non ha evitato i tifosi, si è concesso con molta cordialità come si conviene a colui che potrebbe accingersi a compiere un'impresa. 

«Non m'importa cosa diranno di me i commentatori. Voglio godermi la folla e giocare il mio miglior tennis aveva commentato Nagal nell'intervista concessa ai margini della sua sfida contro il campionissimo di Basilea - sono solo un ragazzo indiano e sono contento di ciò fino a quando non riuscirò a farmi un nome tutto mio».

Ci ha provato Sumit Nagal, l'impresa non gli è riuscita ma si è certamente goduto il momento prendendosi anche il primo set e un bel numero di applausi.

I complimenti di Mastro Federer 

«Penso che Nagal abbia giocato  molto bene - ha commentato Federer - in quanto non è facile trovarsi a giocare su un grande palcoscenico».

«Lui (Nagal n.d.r.) ha un gioco basato sulla costanza, sul muoversi bene e far girare bene la palla da una parte all'altra. È cosciente di ciò che può fare e credo che avrà una solida carriera», ha concluso Federer il suo intervento riguardante il suo avversario. 

Nagal si è preso il primo set e Federer ricorda come non è mai facile dimenticare il primo set all'inizio di un torneo.

«La gente ha le sue aspettative, pure io avevo le mie. Ho comunque sempre conquistato il primo punto di ogni set e dopo aver perso il primo set ho cercato di alzare il mio livello di gioco e ci sono riuscito direi».

Federer è salito in cattedra dopo un primo set in cui il primo servizio è andato a segno solo il 42% delle volte.

«Il più grosso problema nel primo set riguardava il mio servizio che non è stato costante, ho fatto dei doppi errori che di solito non faccio».

Dopo un primo set sporcato dalla scarsa vena alla battuta c'è stata un'inversione di tendenza, Federer ha piazzato alcuni aces, a fine partita se ne contano dodici contro il nulla del suo avversario. 

«Alla fine del primo set ho capito di servire troppo lungo, dunque, ho cercato di abbassare la mira per così dire. L'intenzione era quella di abbassare la traiettoria. Non è mai una buona cosa se tu miri al posto sbagliato pensando di mettere la pallina al posto giusto (ride)».

Alla fine ha vinto il Maestro (4-6, 6-1, 6-2, 6- ) una partita che ha saputo divertire e intrattenere il numeroso pubblico dell'Arthur Ashe. 

«Trovarmi sul 40-0 nel primo game del secondo set mi ha aiutato a realizzare che potevo fare di più, meglio di ciò che ho fatto nel primo set», ha proseguito Federer presentatosi in sala stampa con una camicia bianca e pantaloni di jeans neri. 

Proprio a proposito del suo look nero e bianco per gli US Open di quest'anno il basilese ha risposto ad una domanda a riguardo.

«Qua fa parte del gioco. È stato divertente lavorarci con Uniqlo, credo che abbiamo fatto un ottimo lavoro. Io amo questo abbigliamento, spero piaccia anche a voi».

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Federer Fire. He’s an artist on the court.

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Non hai giocato molto recentemente. Ti aspettavi un po' di ruggine? Ti sembra di essertela tolta?

«Beh, può sembrare che non abbia giocato molto, ma io mi sento come se avessi giocato molto (sorride). Non intendo che lo sento a livello fisico. Cambiare dalla terra, all'erba e ancora alla superficie veloce, credo richieda un po' di tempo per adattarsi. Inoltre, stasera il campo non mi è sembrato estremamente veloce».

Posto che vai, palline che trovi

«In questo inizio di partita - Federer ha continuato a raccontare - ho dovuto adattarmi  anche alle palline che reagiscono in maniera diversa da quelle di Cincinnati per esempio. In Svizzera io mi alleno con palline ancora diverse. Ho avuto una sola settimana per adattarmici, ma ogni giorno che passa mi sembra di conoscerle sempre meglio».

In che senso le palline possono essere tanto diverse?

«Ti trovi sempre a paragonare le palline a quelle con le quali hai giocato per ultime. Mi piacerebbe che fossero più 'vive' in generale nel tour. Per esempio le Slazenger a Wimbledon sono molto pesanti, lo sono sempre state. Al Roland Garros ho notato dei cambiamenti negli ultimi anni, delle marche diverse. Ancora, a Cincinnati risultavano molto piatte, nel senso che non rimbalzavano molto. Immaginate due cattivi giocatori di ping-pong che si scambiano la pallina in avanti e indietro. È difficile avere del buon materiale».

Il tennista renano ha poi ricordato che anche a Wimbledon, due mesi fa, aveva perso il primo set.

«Il sistema di punteggio nel tennis è geniale in quanto devi arrivare fino alla fine, continuare a fare punti fino a quando non tagli il traguardo. Ho imparato questa lezione a mie spese proprio a Wimbledon».

Oltre il tennis: campeggio e barba

Dopo Wimbledon Federer ha parlato molto delle sue vacanze in camper trascorse tra le montagne dell'Appenzello e quelle grigionesi. Cosa le ha rese belle?

«Il bel tempo. La pioggia non è tanto divertente. Le persone che viaggiano con te. Siamo stati in vacanza con un'altra famiglia che a sua volta aveva un caravan. Ci siamo divertiti un sacco. Dopo un po', comunque, eravamo contenti di poter ritornare a casa. Ho pagato il prezzo dopo Wimbledon e dopo le vacanze in camper. Avrei avuto bisogno di una vacanza dopo la vacanza (sorride)».

Federer ha giocato con una tenuta nera e bianca molto elegante e la barba dei tre giorni. Al termine della partita, sul campo, l'intervistatore ha voluto far notare come di solito il campione di Basilea è sempre impeccabile anche nell'aspetto.

«Vorrà dire che per la prossima partita di raderò la barba», ha tagliato corto il campionissimo elvetico prima di concedersi ai tifosi che lo attendevano elettrizzati all'uscita. 

Federer giocherà mercoledì contro Damir Dzumhur (ATP nr.99), che come ha detto lui stesso al termine del match ha già incrociato da qualche parte «ma non ricordo né dove né quando, so che è un bravo ragazzo».

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