L'intervista post-partitaFederer: «È bello essere tornato a giocare e sentirmi bene»
fon
29.8.2018
Roger Federer ha fatto il suo debutto agli US Open, inaugurando la Night Session dell'Arthur Ashe nella seconda giornata di competizioni con una vittoria in tre set contro il giovane giapponese Yoshihito Nishioka. Ecco l'intervista post partita del renano.
Hai iniziato bene l'avventura a questi US Open. Come ti sei sentito in campo?
Sono contento di essere tornato a giocare qui a New York, specialmente perché mi sento bene. Negli ultimi anni ho faticato ma adesso sono molto felice di essere qui, e con il mio stato attuale di forma (due anni fa Federer aveva dovuto saltare il torneo a causa dell'operazione al ginocchio, mentre la scorsa stagione era reduce da un infortunio e al primo turno aveva rischiato di farsi sorprendere dal giovane statunitense Frances Tiafoe).
Sei soddisfatto della tua prestazione? Nel finale hai commesso qualche errore di troppo...
Sono molto soddisfatto di come ho giocato questa sera, soprattutto per quando riguarda i primi due set. Sono riuscito a tenere a bada l'avversario, mantenendo sempre la partita sotto il mio controllo. È vero nel finale ho commesso diversi errori evitabili, Nishioka è riuscito a rubarmi la battuta, ma come detto ci sono più cose positive che negative da prendere da questo match. Inoltre bisogna tenere conto che era una partita del primo turno, la prima del torneo, non è sempre facile, anche per i giocatori con esperienza come me.
Molti giocatori si sono lamentati per aver dovuto giocare a temperature troppo alte, tu cosa ne pensi?
Non è mai facile scendere in campo in condizioni simili. Ciò che possiamo fare noi giocatori è cercare di prepararci, visto che bene o male sappiamo sempre in quali condizioni climatiche saremo chiamati a giocare. Ci sono degli accorgimenti che si possono mettere in atto, già a partire dagli allenamenti. Il più banale è quello di iniziare a bere molta acqua, non solo durante la partita ma sempre.
«Giocare la prima partita di un torneo del Grande Slam non è mai evidente, nemmeno per giocatori con la mia esperienza»
Roger Federer
Oggi alcuni giocatori si sono sentiti male e sono dovuti essere soccorsi in campo. Un caso simile è già successo anche a te?
Per fortuna no. Almeno non così grave. Però mi ricordo che una volta ho sofferto di un colpo di calore durante una partita. È stato devastante. Credo che fosse al torneo di Washington nel 1999. Ero in vantaggio per cinque game a zero quando improvvisamente ho ceduto. All'inizio non capivo cosa mi stesse succedendo. Non ero più reattivo e non riuscivo a concentrarmi. Alla fine sono riuscito a terminare il match, ma nonostante il vantaggio che avevo accumulato sono uscito sconfitto.
Adesso al secondo turno ti aspetta Benoît Paire, un avversario che conosci bene...
Sì, è un avversario contro il quale ho giocato diverse volte. Non è esattamente il classico giocatore. La sua impostazione di gioco e la sua attitudine lo rendono un temibile avversario ad ogni incontro. Contro di lui non ho mai perso (sei vittorie in sei scontri diretti ndr.), ma contro Paire ci sono stati diversi momenti nei quali mi sono ritrovato in grande difficoltà. Il vantaggio è che adesso so cosa mi aspetta, e di conseguenza sono in grado di prepararmi di conseguenza. Sarà una partita molto interessante.