Una sconfitta amara Federer: «Ho avuto dei Flashback della finale persa contro Djokovic»

fon

15.8.2019

Roger Federer ha superato l'amarezza della sconfitta nella finale di Wimbledon.
Roger Federer ha superato l'amarezza della sconfitta nella finale di Wimbledon.
Getty

Roger Federer si è presentato al torneo Master 1000 di Cincinnati con una vittoria ai danni dell'argentino Juan Ignacio Londero per 6:3, 6:4, ma ha ammesso di aver faticato più del solito per digerire la sconfitta patita nella finale di Wimbledon per mano di Novak Djokovic.

«La verità è che il risultato della finale di Wimbledon è stata dolorosa da digerire - ha ammesso Roger Federer in conferenza stampa una volta rientrato alle competizioni a Cincinnati - inizialmente sembrava avessi superato l’amarezza della sconfitta piuttosto bene, invece dopo alcuni giorni continuavo a ripensare alla partita persa contro Djokovic rimpiangendo le occasioni non sfruttate di portarmi a casa la vittoria».

Di qualità mentali imprescindibili per rimanere sulla cresta dell'onda per lunghi anni, anche dopo alcune brucianti sconfitte, il tennista basilese ha dimostrato di possederne a quintali. Il saper dimenticare velocemente le sconfitte e sapersi gettare nel futuro con il coltello fra i denti portando con sé esclusivamente gli insegnamenti fondamentali per migliorarsi, ha reso Roger Federer uno dei tennisti più vincenti della storia, e continua ad essere così... «Una volta ripresi gli allenamenti ho pure avuto dei Flashback della finale, sia di episodi positivi che negativi. Generalmente queste sensazioni se ne vanno da sole dopo qualche sessione di allenamento, e pure questa volta è andata così».

«Dopo i primi giorni piuttosto duri soprattutto a livello mentale ho infine potuto continuare al meglio la preparazione del torneo di Cincinnati - ha precisato il 38enne - durante questo periodo ho potuto riposarmi, per poi riprendere gli allenamenti. Prima concentrandomi sul fisico per poi passare alla fase tecnica del mio gioco. Per fare in modo di farmi trovare fresco a Cincinnati non ho comunque esagerato con l’intensità degli allenamenti in generale».

«Non so quanto tempo mi resta»

«In questa stagione posso dire di essere stato competitivo su ogni superficie - ha poi concluso l'intervista l'asso del tennis elvetico - i dolori alla schiena mi hanno lasciato in pace da due anni a questa parte e sono molto contento di come il mio ginocchio abbia recuperato (Federer aveva dovuto subire un'operazione al menisco del ginocchio sinistro dopo gli Australian Open del 2016 ndr.). Non so ancora quanto tempo mi resta da giocare ai massimi livelli, ma sono molto soddisfatto del mio attuale livello di gioco e dei risultati raccolti».

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