Dopo una stagione a dir poco burrascosa il miglior tennista tedesco decide di separarsi dalla società di gestione di proprietà di Roger Federer per affidarsi all'ex campione russo Sergey Bubka e a suo fratello Misha.
Il numero 7 del mondo Alexander Zverev ha confermato di essersi separato dalla società di gestione 'Team8' di proprietà di Roger Federer per «tornare alle radici».
Annus horribilis
Si tratta dell'ultimo sviluppo della vita di Zverev fuori dai campi di gioco dopo un controverso 2020 in cui è stato protagonista prima del criticato Adria Tour organizzato dal collega Novak Djokovic in piena pandemia, poi presso l'Alta Corte per una disputa con il suo allora agente e infine, alle prese con le accuse di abusi domestici da parte della ex fidanzata Olga Sharypova.
Da non dimenticare pure le critiche subite in occasione degli Open di Francia, quando il tedesco si presentò a Parigi con tutti i sintomi tipici da coronavirus, anche se in seguito risultò negativo al test.
Il 23enne, che ha raggiunto la sua prima finale del Grande Slam agli US Open di agosto, ha ripetutamente negato le accuse mosse contro di lui da Sharypova.
«Che anno è stato il 2020, per il mondo intero e per me stesso», ha scritto Zverev su Instagram.
Il ritorno alla famiglia
«Ho raggiunto la mia prima finale del Grande Slam senza che i miei genitori e mio fratello fossero in tribuna a causa del Covid-19. Una disputa legale durata quasi due anni con il mio ex agente che è finalmente giunta a una soluzione positiva per me. Per questi motivi e a causa delle restrizioni in corso in tutto il mondo, ho deciso di tornare alle origini e di farmi aiutare dalla mia famiglia in fatto di coaching e management: mio affiderò dunque a mio fratello Misha e a Sergei Bubka. Voglio ringraziare il TEAM8 per il grande lavoro e la grande esperienza messi a mia disposizione, ma entrambi riteniamo che sia la decisione giusta far assumere alla mia famiglia un ruolo più importante».
La questione degli abusi fisici alla Sharypova rimane aperta
Per Zverev continua la disputa legale a causa delle accuse di abusi fisici ed emotivi presentate dalla sua ex fidanzata Sharypova.
La Sharypova aveva affermato di essersi iniettata dell'insulina in un tentativo di suicidio a seguito di una lite avuta con Zverev durante la Laver Cup di Ginevra dello scorso anno.
In un'intervista alla rivista America's Racquet, la ragazza russa aveva raccontato del loro viaggio alla Laver Cup: «Abbiamo avuto un'altra lite, ein quell'occasione mi ha dato un pugno in faccia per la prima volta. Altre volte mi mi ha spinto, mi ha stretto energicamente le braccia e ha tentato di soffocarmi. Ma questa è stata la prima volta che mi ha dato un pugno, un vero pugno».
Di fronte a queste accuse Zverev ha negato con forza ogni abuso nei confronti di Sharypova dalla quale si è separato nel 2019.
«Anche se mi dispiace molto che quelle accuse siano state fatte, non posso che ripetere che esse sono false», aveva detto mesi fa il tennista tedesco.
«Abbiamo avuto i nostri alti e bassi, ma il modo in cui il nostro rapporto è stato descritto in pubblico è frutto della sua fantasia. Io non sono così, non sono stato cresciuto così dai miei genitori. Mi rattrista l'impatto che tali accuse possano avere sullo sport, sul mondo, e anche su me stesso».
Un altro cambio di allenatore
La separazione dal Team8 arriva a poche settimane di distanza dal divorzio in campo tra Zverev e il suo allenatore David Ferrer. Anche Juan Carlos Ferrero e Ivan Lendl avevano allenato il forte tennista tedesco in precedenza; entrambi avevano espresso i loro rimbrotti per i comportamento eccessivi del loro ragazzo fuori dal campo.
«Ho molta fiducia in Sascha, che è ancora molto giovane. Penso che un giorno potrebbe diventare un grande giocatore, ma attualmente ha alcuni problemi fuori dal campo che rendono difficile lavorare con lui in un modo che sia coerente con la mia filosofia», aveva detto Ivan Lendl nel 2019.
Attualmente Zverev è in quarantena in Australia, in attesa di scendere in campo per disputare gli Australian Open 2021.