Al terzo turno a Indian Wells la bielorussa ha avuto un crollo emotivo, senza dare spiegazioni. In conferenza stampa, due giorni prima, la 32enne aveva parlato della guerra e della mancanza di empatia.
Due giorni dopo il pianto della giapponese Naomi Osaka, causato da un insulto di uno spettatore, un'altra grande del tennis si concede alle lacrime sullo stesso campo centrale.
È il caso di Victoria Azarenka, già trionfatrice per due volte in California (2012, 2016), la quale è scoppiata in lacrime durante il match contro la kazaka Elena Rybakina, dopo un doppio fallo sul 2-2, nel secondo set. La bielorussa si è portata una mano sugli occhi per nascondere le lacrime, poi si è accovacciata con la testa bassa, forse per nascondere il suo dolore.
Il giudice di sedia ha così chiesto alla 32enne se avesse bisogno di aiuto. Azarenka ha risposto più volte con «mi dispiace», senza dire altro. Anche la Rybakina ha chiesto all'arbitro informazioni, per dare senso all'accaduto. La bielorussa si è poi ripresa e la partita è così ricominciata.
L'ex numero 1 del mondo, che infine ha perso la sfida per 3-6, 4-6, ha poi lasciato precipitosamente il campo al termine della stessa, salutando gli spettatori che le hanno fatto un incoraggiante applauso.
Mistero?
Perché la due volte vincitrice di un torneo del Grande Slam - che ha giocato con una spalla fasciata - ha avuto un crollo emotivo non è del tutto chiaro. L'attuale numero 15, originaria di Minsk, ha dovuto competere a Indian Wells in condizioni speciali, a causa della guerra che imperversa in Ucraina. La federazione mondiale di tennis - ITF - ha recentemente escluso la Bielorussia e la Russia dalle competizioni a squadre, mentre i singoli atleti possono parteciparvi senza poter rappresentare il proprio paese.
Prima dell'inizio del torneo l'Azarenka aveva dichiarato su Twitter di sentirsi «devastata» per le persone colpite dalla guerra, e di desiderare ardentemente la fine del conflitto. Al momento dello scritto la bielorussa non ha comunicato altro sui suoi profili social.
«Ciò che manca nel mondo è la compassione reciproca»
Domenica, dopo la sua vittoria nel turno di apertura del torneo californiano, Azarenka si era concessa ai microfoni indossando un paio di occhiali da sole. Alla domanda se aveva parlato con i giocatori ucraini, la 32enne ha risposto: «Ciò che manca nel mondo è la compassione reciproca, l'empatia. Questo è qualcosa che posso offrire. Spero che anche altri comincino a farlo, perché siamo tutti esseri umani. Questa è la cosa più importante: esserci l'uno per l'altro. Questo è il senso della vita. So che a volte è un pio desiderio, ma penso che le basi dell'umanità non dovrebbero essere perse in nessun conflitto. La violenza non è giustificata in nessun caso, e non lo sarà mai ai miei occhi. Spero che possiamo crescere ulteriormente per evitare altri conflitti nel mondo».