«Il mio modello rimane Djokovic» L'ascesa del giovane che odiava Roger Federer

fon

19.8.2019

Medvedev, sinistra, non apprezzava Federer.
Medvedev, sinistra, non apprezzava Federer.
Getty - Teleclub


Il 23enne fresco vincitore del torneo Master 1000 di Cincinnati si avvicina a grandi passi ai migliori tennisti del momento.

Grazie al suo primo trionfo in un torneo Master 1000 Daniil Medvedev si è issato ad un passo dal podio del ranking ATP. Novak Djokovic, Rafael Nadal, Roger Federer e Dominic Thiem: ecco gli unici tennisti che si ritrovano attualmente davanti al giovane russo in piena ascesa.

Dopo aver flirtato a lungo con la Top 10 lo scorso mese di luglio il ragazzo di Mosca era riuscito a superare la barriera che lo distanziava dai migliori. Uno dei sei Under 30 presenti fra i Top 10 del pianeta assieme a Domenic Thiem (25 anni), Alexander Zverev (22) , Kei Nishikori (29), Stefanos Tsitsipas (21) e Karen Khachanov (23), Daniil Medvedev nutre grande rispetto per i “vecchietti” che dall’alto dei loro 30 anni suonati riescono a dominare il circuito.

«Alla loro età riescono a essere più competitivi e più forti delle nuove generazioni - ha raccontato il russo al termine della finale vinta a Cincinnati - anche da questi particolari si capisce che questi giocatori hanno qualcosa di speciale. Per esempio di periodi di alti e bassi, che quasi tutti i tennisti vivono nel corso della loro carriera, a questi giocatori non capitano. Roger, Rafa e Novak hanno la capacità di farsi trovare sempre pronti».

Se oggi Medvedev ammira i “Top 3”, è anche corretto dire che non è sempre stato così. Se Novak Djokovic è sempre stato un idolo, confermato per altro anche qualche giorno fa al penultimo stadio della competizione che ha poi conquistato domenica sera. «È senza dubbio uno dei migliori del mondo - aveva raccontato il moscovita - inoltre il mio gioco assomiglia molto a quello di Novak Djokovic, quindi anche per questo motivo per me è sempre stato l’esempio da seguire». Con Roger Federer è un’altra storia.

In un’intervista rilasciata lo scorso mese di giugno al quotidiano britannico «Metro» il 23enne russo aveva infatti ammesso di non aver apprezzato per lunghi anni King Roger. «Io odiavo Roger. Non potevo vedere come con apparente facilità continuava a vincere tutto».

L’odio per il tennista rossocrociato non era tuttavia personale, anzi. Medvedev era semplicemente un grande tifoso degli “Underdog”, per così dire, degli sfavoriti. «Anche quando qualche anno fa nel calcio il Barcellona vinceva tutto, beh, io speravo che iniziassero a perdere».

Con il tempo Daniil Medvedev ha cambiato il suo pensiero, si è evoluto sul campo come pure fuori. Il titolo in un torneo Master 1000 appena conquistato sarà sicuramente il primo di molti: per ora il compito che lo aspetta a corto termine è quello di mantenere le aspettative. Prossima fermata US Open…

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