Paradossale senza Federer? Perché per Severin Lüthi il «tennis svizzero è messo meglio di alcuni anni fa»?

bfi

13.9.2024

Severin Luthi  in conferenza stampa prima della sfida di Davis contro il Perù. 
Severin Luthi  in conferenza stampa prima della sfida di Davis contro il Perù. 
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Nessuno svizzero al 2° turno degli US Open, né una donna o un uomo attualmente nella top 100 della classifica annuale. Tuttavia, il tennis svizzero non sta andando così male come si potrebbe pensare.

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Hai fretta? blue News riassume per te

  • La Svizzera di Coppa Davis affronterà venerdì e sabato il Perù, a Bienne.
  • Agli ultimi US Open nessun svizzero o svizzera ha raggiunto il secondo turno del torneo: così male una sola volta negli ultimi 30 anni.
  • Nonostante ciò Severin Lüthi è ottimista: « Il tennis svizzero è migliore rispetto a qualche anno fa».
  • Federer e Wawrinka mascheravano l'assenza di altri tennisti, mentre oggi ce ne sono ben 20, tra uomini e donne, tra i primi 420 giocatori al mondo. 

L'anno 2024 non passerà come uno migliori nella storia del tennis svizzero, a prescindere da ciò che la squadra svizzera di Coppa Davis riuscirà a fare oggi (venerdì) e domani (sabato) sul campo di Bienne contro il Perù.

Marc-Andrea Huesler (sinistra) con il capitano Severin Luethi (centro) e il ticinese Remy Bertola, in allenamento per la sfida di Coppa Davis contro il Perù. 
Marc-Andrea Huesler (sinistra) con il capitano Severin Luethi (centro) e il ticinese Remy Bertola, in allenamento per la sfida di Coppa Davis contro il Perù. 
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Lontani sono gli anni in cui Roger Federer e Stan Wawrinka assicuravano spettacolo e vittorie, tanto da vincere il titolo dieci anni fa. 

Ai recenti US Open, per la seconda volta negli ultimi 30 anni, nessuno svizzero, uomo o donna, ha raggiunto il secondo turno del torneo newyorkese. E per la prima volta dal 1986, nessun giocatore svizzero ha raggiunto la seconda settimana di uno dei quattro tornei del Grande Slam. 

«Situazione migliore di alcuni anni fa»

Tuttavia, il capitano di Coppa Davis Severin Lüthi, vede il bicchiere mezzo pieno. L'allenatore di lunga data di Roger Federer, interpellato da SDA, ha affermato in modo un po' sorprendente che «anche se in questo momento sembra un po' stupido, penso che la situazione del tennis svizzero sia probabilmente migliore oggi rispetto a qualche anno fa».

E altri numeri confermano la sua tesi. Nel 2017, la presenza di Roger Federer e Stan Wawrinka nella top ten mascherava la mancanza di una base competitiva. Dopo il ritiro di Marco Chiudinelli, alla fine di quell'anno, non c'erano altri giocatori svizzeri tra i primi 450 della classifica mondiale - esclusi i due giganti, s'intende.

Anche se al momento manca il top, ci sono ben undici svizzeri tra il 124° posto (Alexander Ritschard) e il 420° (Jakub Paul). Quattro di loro hanno 22 anni o meno. Anche nove donne si trovano in queste posizioni della classifica mondiale. Per l'ex coach di Federer la situazione potrebbe apparire molto migliore tra un anno.

Sempre lui ricorda che nel 2023 sono stati sette svizzeri, tra uomini e donne, nel main draw del Roland Garros, a Wimbledon addirittura otto. 

Oltre i numeri

Ci sono buone spiegazioni, ma non scuse per l'attuale crollo al vertice. La campionessa olimpica ed ex numero 4 del mondo Belinda Bencic è fuori per maternità, ma vuole tornare al più tardi l'anno prossimo. Céline Naef, che ha debuttato a Wimbledon quattordici mesi fa, ha ristagnato di recente, ma ha ancora solo 19 anni. «Non ci si può aspettare che entri subito nella top 20 e raggiunga le semifinali del Grande Slam», ha aggiunto il capitano di Davis. «Solo eccezioni assolute come Coco Gauff ci riescono».

Per ciò che riguarda gli uomini invece, il numero di infortuni è a dir poco impressionante. Dominic Stricker ha saltato l'intera prima metà della stagione a causa di persistenti problemi alla schiena: «Altrimenti sarebbe sicuramente nella top 100». Leandro Riedi ha vinto due tornei a livello Challenger fino a giugno, ha raggiunto altre tre finali e stava per entrare direttamente nella top 100, ma ha dovuto terminare la sua stagione la scorsa settimana a causa di un dolore cronico al ginocchio.

Jérôme Kym, in campo oggi a Bienne, ha saltato la seconda metà dello scorso anno a causa di un'operazione al ginocchio. Ora, però, ha scalato più di 350 posizioni in cinque mesi ed è al 151° posto della classifica ATP.

Bisogna «portare pazienza»

«Bisogna sempre guardare a ciò che si può migliorare. Ma bisogna anche pensare a lungo termine e non buttare tutto a mare prima del tempo». I frutti della formazione di tanti giovani talenti li si potranno cogliere e apprezzare solo tra cinque o dieci anni. Pensare di conquistare ancora 23 tornei del Grande Slam con due giocatori (Federer 20, Wawrinka 3) è un sogno proibito: rimanere aggrappati al passato non può che deludere.