Intervista a Wawrinka«Quando vinci ti vogliono tutti, quando sei ferito c'è solo la famiglia»
fon
23.5.2018
Prima di iniziare il torneo di Ginevra, dove ha dovuto rimandare il debutto di lunedì sera a causa della pioggia, Stan Wawrinka è stato intervistato dal quotidiano svizzero tedesco Tages-Anzeiger.
Non è un periodo facile quello che sta vivendo Stan Wawrinka. Operato la scorsa estate per un problema ad un ginocchio il vodese sta faticando a tornare "quello di prima". I guai fisici l'hanno messo in difficoltà, tanto da fargli pensare al ritiro solamente un paio di mesi fa.
Per fortuna il lottatore di St.-Barthélemy non ha mollato, affrontando i dolori fisici e gli spettri della depressione con l'aiuto del suo team, a partire dal preparatore atletico. «Pierre Paganini è stato decisivo. È stato lui ad aiutarmi sin dal primo momento, quando dopo l'operazione potevo a malapena muovermi senza sentire dolore».
«Mi ha aiutato a livello fisico e mentale. Mi è stato vicino e mi ha spronato in tutta la fase di terapia. Mi ha dedicato molto più tempo di quanto avevamo pianificato», ha riferito Stan.
«Quando vinci tornei importanti il telefono squilla continuamente. Quando sei ferito invece si fanno sentire solo i famigliari e gli amici. Ma la cosa non mi sorprende, l'ho sempre saputo», ha proseguito il vincitore di tre tornei del Grande Slam.
Ora dopo diversi mesi di preparazione lontano dal circuito Stan Wawrinka è tornato a respirare l'aria dei tornei la scorsa settimana a Roma, dove nonostante una sconfitta al primo turno si è detto soddisfatto dei progressi compiuti: «Mi sento ogni giorno meglio. Mi manca la competizione, ed è su questo che devo lavorare. È normale perdere, ma ora devo solo concentrarmi sul mio gioco, non al punteggio».