Roger Federer ha fatto il punto alla situazione dopo la sconfitta patita per mano di Grigor Dimitrov ai quarti di finale degli US Open.
Al termine del quarto set hai richiesto un Medical Timeout, di cosa si è trattato?
Ho avuto bisogno di un trattamento al collo. Ho cercato di risolvere la situazione con il fisioterapista, vedere se si fosse sbloccato… ma questo è il momento di Grigor Dimitrov, non del mio corpo. Va bene così.
Quando hai iniziato a capire che la partita ti stava sfuggendo di mano?
Quando vai sotto nel risultato le cose peggiorano. Inoltre se hai degli acciacchi fisici li senti maggiormente. Ho iniziato bene l’incontro, sono stato a lunghi tratti in vantaggio, anche quando ho incontrato delle difficoltà ho sempre avuto delle occasioni per rientrare. Però alla fine quando sono rimasto indietro è stato molto dura. Dopo un buon inizio la mia prestazione è peggiorata costantemente.
Cosa ci puoi dire del dolore al collo?
Ho cominciato a sentire qualcosa questo pomeriggio. Ero comunque in grado di giocare. Va bene così, sono cose che capitano. Ho cercato di fare il massimo, non ho mollato fino alla fine ma non è stato abbastanza. Grigor è stato in grado di gestirmi. Come detto, io ho lottato con tutto quello che avevo e non è bastato.
Come giudichi la partita del tuo avversario?
Beh, ha sfoderato un’eccellente prestazione. È stato molto solido da fondo campo ed è riuscito a variare molto il gioco, ciò mi ha dato molto fastidio. Non mi sono mai davvero sentito a mio agio. Contro di lui in passato ero sempre riuscito a prendere il gioco in mano, oggi invece non ce l’ho fatta. Devo dare il merito al mio avversario.
A 38 anni pensi di poter ancora riuscire a vincere un titolo del Grande Slam?
Non lo so. Non ho la sfera di cristallo… L’unica cosa certa è che ora questa sconfitta fa male, ma mi rialzerò. Spero di avere ancora delle chance per vincere un torneo del Grande Slam in futuro. Non smetterò certo di crederci adesso dopo questa sconfitta.
Sai già come e dove proseguirà la tua stagione?
Non so ancora precisamente. Penso giocherò la Laver Cup, e in seguito i tornei di Shangai, Basilea, forse Parigi e Londra. Ma non è ancora sicuro, magari i membri del team hanno delle altre idee. Ne discuteremo sicuramente nelle prossime settimane. Adesso però mi prenderò alcuni giorni liberi che passerò con la mia famiglia. In seguito avrò di nuovo piacere a tornare in campo e riprenderò da lì…