Quattro chiacchiere con Pierre Paganini «Si tende a sottovalutare l'immensa creatività artistica di Federer»

bfi

27.12.2018

Pierre Paganini e Roger Federer
Pierre Paganini e Roger Federer
Keystone

Pierre Paganini è il mago defilato che sta dietro i successi di Roger Federer e Stan Wawrinka. Il preparatore atletico romando,che aveva già seguito lo svizzero Marc Rosset, iniziò a lavorare con Roger Federer 13 anni fa.

Paganini gioca un ruolo fondamentale nei successi del basilese: la sua longevità lo sta a testimonaiare.

Prima di tornare sui campi da tennis, un mese fa, Federer e Paganini hanno iniziato la loro preparazione in palestra per la prossima stagione. 

In un'intervista rilasciata a '1815' Paganini ha detto: «Federer è un'artista dall'invidiabile creatività, ma è anche un grande atleta. Lui è anche molto coordinato - ha continuato il 60enne preparatore atletico - ma sono le sue qualità artistiche, aldilà del fatto che sia un gran lavoratore, che a volte vengono sottovalutate».

Prima di iniziare a lavorare con i tennisti, Paganini, ex corridore su pista, aveva il sogno di mettere la sua passione e le sue conoscenze al servizio dei giocatori di calcio. Così non è andata, meglio così. 

«Wawrinka è uno che lavora molto duramente - ancora Paganini - inoltre ha una grande quantità di energia. Grazie al suo costante lavoro Wawrinka si è scoperto anche un'artista».

Paganini ha raccontato di lavorare dai 120 ai 140 giorni all'anno con Roger Federer, mentre con Stan Wawrinka i due collaborano per 70 giorni all'anno.

«Si lavora a blocchi, tra un torneo e l'altro: in dicembre, tra marzo e aprile, tra luglio e agosto e tra settembre e ottobre. Poi dipende molto dalla stagione e dai loro impegni».

Il preparatore atletico dei due tennisti svizzeri ricorda come le modalità di allenamento dipendano molto dai due tennisti.

«Nonostante il fatto che tutti i due giocano lo stesso sport, hanno caratteri diversi e di conseguenza io adatto le sessioni a loro. Cerco di far leva sui loro punti di forza per tirar fuori il meglio di ognuno».

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