
È tornato in campo con un cappellino e un simbolo: Jannik Sinner, la «Volpe Rossa», riparte da Roma con un logo che racconta tutta la sua storia: dalle montagne dell'infanzia al sogno da numero uno.
Hai fretta? blue News riassume per te
- Jannik Sinner è soprannominato «Volpe Rossa» per via dei suoi capelli e ha fatto ritorno in campo a Roma dopo tre mesi di stop forzato per doping.
- Il logo personale di Sinner, apparso per la prima volta nel 2021, rappresenta la sua identità e include riferimenti alla sua infanzia e al tennis.
- Seguendo l'esempio dei grandi campioni, Sinner ha trasformato quel simbolo in un marchio che racconta la sua storia, pronto ora a sfidare Cerúndolo agli Internazionali d'Italia.
È così che lo chiamavano i compagni di scuola ed è così che oggi lo riconoscono anche i tifosi: Jannik Sinner, la Volpe Rossa.
Il soprannome nasce dai capelli color rame, quasi sempre nascosti sotto il cappellino che indossa in campo. Lo stesso che ha portato al debutto romano, segnando il ritorno dopo tre mesi di pausa forzata.
Su quel cappellino spicca un piccolo simbolo: il logo personale di Sinner.
Non è solo un marchio, è un emblema della sua identità. Creato nel 2021 e ufficializzato l’anno dopo sui social, il logo è ben visibile anche sull’abbigliamento del suo team, da Simone Vagnozzi a Darren Cahill.
Ogni dettaglio racchiude un significato: le iniziali «J» e «S», le orecchie della volpe che richiamano le montagne della sua infanzia e gli angoli del campo da tennis, fino al piccolo punto in basso, che simboleggia il muso dell'animale che gli ha dato il soprannome.
L'altoatesino segue così le orme dei grandi del tennis - da Federer a Nadal, passando da Djokovic - lanciando un brand che è anche un racconto personale.
Quella volpe stilizzata è molto più di un logo: è il legame con le sue origini, con lo sport e con una storia che continua a scrivere, colpo dopo colpo. E ora, a Roma, il pubblico è pronto a sostenerlo di nuovo, chiamandolo come sempre: Volpe Rossa.
Il 25enne scende in campo martedì pomeriggio, quando agli ottavi di finale degli Internazionali d'Italia sfida l'argentino Francisco Cerúndolo, 18esimo del ranking ATP.