Dopo aver raccolto 3,5 milioni di franchi a favore della sua fondazione Roger Federer racconta di aver sempre voluto occuparsi di bambini.
Roger Federer e la sua omonima fondazione sta aiutando migliaia di bambini in Africa in special modo da anni a questa parte.
Il recentissimo «Match for Africa» giocato a Cape Town (Sudafrica) giocato in compagnia dell'amico-rivale Rafael Nadal, e che ha visto la partecipazione di Bill Gates e del comico sudafricano Trevor Noah - il quale come Federer ha un genitore svizzero e uno sudafricano - ha raccolto 3,5 milioni di franchi. Denaro che è stato interamente devoluto a favore della sua fondazione.
«Ho sempre saputo di voler fare qualcosa con i bambini - ha dichiarato Federer - e non solo un dottorato, ma un incontro diretto con loro. Inoltre - ha aggiunto il campione di Basilea - la sofferenza fisica è qualcosa che mi tocca profondamente. Ho dunque deciso di adoperarmi per l'educazione, in quanto assieme alla salute, è tutto ciò che conta nella vita».
Federer ha rivelato di non essere mai stato uno studente modello: «Mediocre, direi. Ma ho sempre provato a dare il mio massimo. A volte mi stufavo molto nel dover star seduto ad ascoltare. Hanno dovuto mettere in campo le strategie più disparate per motivarmi e farmi continuare».
Roger ha iniziato la sua 23esima stagione da professionista fermandosi in semifinale a Melbourne, battuto dal numero 1 Novak Djokovic.
Il numero 3 della classifica ATP, vincitore di 20 tornei del Grand Slam, difenderà a fine mese il titolo conquistato l'anno scorso a Dubai, prima di volare oltre Atlantico dove parteciperà ai Masters 1000 di Indian Wells e Miami.
Tony Godsick, il suo manager storico, ha confermato che Federer giocherà l'unico torneo su terra al Roland Garros.