Martina Trevisan «Detestavo il mio corpo, ma dall'anoressia si può guarire»

bfi

27.6.2022

Martina Trevisan 
Martina Trevisan 
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Lontana dal tennis per quattro anni, l'italiana ha lottato a lungo contro i suoi mostri... sconfiggendoli. Oggi è tornata più forte di prima. Un esempio per molte donne.

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La tennista italiana Martina Trevisan ha raggiunto la semifinale al Roland Garros, persa contro un'intrattabile Gauff, ma nonostante questo il suo percorso a Parigi è stato davvero eccezionale.

Oggi inizierà la sua avventura a Wimbledon, dove al primo turno sfiderà la connazionale Cocciaretto.

Aldilà dei meriti sportivi, l'ex tennista austriaca Barbara Schett ha affermato che Martina Trevisan è una «fonte di ispirazione» per le ragazze di tutto il mondo dopo aver superato la sua lotta contro l'anoressia e averne parlato apertamente.

L'italiana, che si è allontanata dal tennis agonistico per quattro anni, nel 2020 ha rivelato in una lettera aperta di aver sofferto di un disturbo alimentare.

La ventottenne è tornata a giocare quest'anno raggiungendo per la prima volta le semifinali degli Open di Francia.

Martina Trevisan (destra) e Coco Gauff al termine della semifinale di Parigi vinta dalla statunitense.
Martina Trevisan (destra) e Coco Gauff al termine della semifinale di Parigi vinta dalla statunitense.
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Inoltre, la Trevisan ha vinto il suo primo titolo del tour WTA - il Morocco Open - il mese scorso. Da qui l'affermazione della Schett, oggi opinionista per Eurosport, la quale ha affermato che il ritorno al tennis dell'italiana dà «speranza ad altre ragazze» affette da disturbi alimentari e da problemi di salute mentale.

L'austriaca ha detto: «È davvero fantastico vedere che così tanti giocatori, per lo più donne, parlare apertamente dei loro problemi».

La testimonianza della Trevisan

Sulle pagine di theowlpost.it è apparso il racconto della tennista italiana - ve ne proponiamo solo un estratto: un vero e proprio testamento di quanto ha vissuto, dall'insorgenza della percezione erronea del suo corpo, alla caduta nelle viscere dell'anoressia. Poi, l'ascesa.

«Detestavo il mio corpo muscoloso e mi imponevo diete al limite della sopravvivenza pur di perdere peso. 30 grammi di cereali e un frutto la sera. Era quanto mi bastava per stare in piedi, e per far preoccupare mia madre, che correva a cogliere le pesche dagli alberi pur di vedermi mangiare qualcosa» ha rivelato.

«Nella mia testa - continua - come in un paradosso, avevo l’impressione che solo sparendo le persone sarebbero riuscite a vedermi davvero, ad interessarsi. Ad occuparsi di me».

«Per fortuna, giunta al punto di non ritorno, ho capito che non sarei potuta andare avanti così. Avevo perso ogni interesse, mi ero chiusa nel mio bozzolo; in uno stato di apatia in cui neppure mi riconoscevo più. Non ero nemmeno più la brutta copia di chi sono per davvero, e così ho chiesto aiuto.»

Poi la conclusione: «Dall'anoressia si può guarire».

Anche Osaka e Collins hanno parlato dei loro problemi

Naomi Osaka
Naomi Osaka
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L'anno scorso fu Naomi Osaka a parlare dei suoi problemi di salute mentale, Danielle Collins a parlare di endometriosi, Madison Keys e ora Martina Trevisan hanno parlato di disturbi alimentari.

«Ci sono così tante ragazze che ora si esprimono apertamente. Questo dà speranza anche ad altre ragazze che si trovano in situazioni simili. È una cosa positiva perché dimostri di essere vulnerabile e di non essere una macchina o una persona perfetta», ha detto ancora la Schett ad Eurosport.

Alize Lim

Alize Lim 
Alize Lim 
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Alize Lim, ex tennista francese, ha detto a Eurosport di non essere sorpresa dell'accaduto alla Trevisan.

«A volte ho avuto dei disturbi alimentari quando giocavo, perché la pressione è tanta e non si ha la sensazione di controllare nulla di ciò che si fa, perché si vuole dare sempre il massimo. Viaggi, ti sacrifichi molto, ma alla fine della giornata perdi, magari ogni settimana, il più delle volte, ed è sempre qualcosa di duro per te».