«Il problema sta nella testa» Wawrinka: «Ho spesso avuto problemi al 1° turno, anche quando vincevo»

fon

27.8.2019

Stan Wawrinka si è qualificato al secondo turno degli US Open.
Stan Wawrinka si è qualificato al secondo turno degli US Open.
Getty

Stan Wawrinka ha dovuto sudare le proverbiali sette camice per venire a capo del giovane italiano Yannik Sinner. Nella conferenza stampa post match il vodese ha raccontato le sue sensazioni percepite nei primi giorni degli US Open.

Per vincere hai dovuto faticare, sei stato sorpreso dalla prestazione del tuo giovane avversario?

Mi aspettavo una partita difficile, non sono sorpreso di aver dovuto faticare così tanto. Sinner negli ultimi mesi ha fatto grandi passi in avanti e questa sera l’ha dimostrato. Ha giocato su ottimi livelli. Per me è tutto sommato una bella vittoria, pensando soprattutto alle difficoltà riscontrate a vincere in questo periodo.

Mi piace il gioco di Sinner. I suoi colpi sono molto pesanti, si fa sentire parecchio per un giocatore di 18anni. Ha uno stile di gioco aggressivo e quando può cerca di metterti sotto pressione.

Quali sono stati i tuoi errori principali questa sera?

È stata una partita di alti e bassi, ho avuto molte esitazioni. Sinner dal canto suo ha giocato un buon tennis, a lunghi tratti è riuscito a mettermi molta pressione. Io sono stato molto falloso, non sono riuscito a giocare come avrei voluto ma sono soddisfatto della vittoria.

Da cosa derivano queste insicurezze?

Sinceramente i miei problemi sono principalmente a livello mentale. Quando scendo in campo penso troppo, mi metto in difficoltà da solo, e di conseguenza anche la fiducia ne risente. A livello fisico invece devo dire che mi stento davvero molto bene.

In questo periodo nonostante le sconfitte ci sono stati momenti dove sei stato in grado di mostrare un ottimo tennis, come ti spieghi questa incostanza?

È difficile trovare il motivo. Al momento fatico troppo per vincere, mi mancano le vittorie. Per me non è tuttavia una novità, è sempre stato così nella mia carriera. Spesso sono dovuto passare da partite del primo turno complesse, anche quando alla fine mi sono aggiudicato il torneo.

Cosa devi fare per essere più performante al secondo turno?

Per migliorare devo soprattutto prendere le cose buone fatte oggi e cercare di fare ancora meglio, lavorare sui dettagli e sulla testa. Devo continuare a macinare tennis, per fare dei passi avanti devo semplicemente giocare e trarne delle emozioni positive, come detto più di tutto mi manca la fiducia derivata dalle vittorie.

Ora il tuo prossimo avversario è il francese Jérémy Chardy, che partita ti aspetti?

È un avversario ostico. Dalla nostra ultima sfida è passato molto tempo, dunque è difficile fare dei paragoni (Wawrinka contro il francese ha vinto 5 sfide su 5, l'ultima delle quali nel 2016 al Roland Garros col punteggio di 6-4 6-3 7-5 ndr.). Lui può contare su un ottimo servizio e dei colpi pesanti. Io dovrò concentrarmi sul mio gioco, non lasciarmi distrarre e rimanere calmo anche quando Jérémy cercherà di aggredirmi.

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