Mercati azionari Borsa svizzera chiude in ribasso, SMI -0,79%

hm, ats

7.10.2022 - 17:46

L'ultima seduta settimanale è stata negativa.
L'ultima seduta settimanale è stata negativa.
Keystone

La borsa svizzera archivia la prima settimana di ottobre con una seduta chiusa in ribasso: l'indice dei valori guida SMI ha terminato a 10'308,57 punti, in flessione dello 0,79% rispetto a ieri, mentre il listino allargato SPI ha perso lo 0,95% a 13'190,98 punti.

Il momento culmine della giornata è stato la pubblicazione negli Usa del rapporto mensile sul mercato del lavoro: l'economia americana si conferma robusta, capace di creare più impieghi di quanto atteso. La disoccupazione si è attestata al 3,5%.

Stando agli osservatori i dati dovrebbero confermare la Federal Reserve nella sua politica aggressiva di rialzo dei tassi d'interesse, volta a contrastare l'inflazione. Questo mette sotto pressione in particolare i titoli delle aziende tecnologiche, costantemente alla caccia di finanziamenti. D'altra parte c'è chi anche sottolinea come vi siano speranze di un atterraggio morbido dell'economia.

Sul fronte interno a condurre le danze è stata per una volta Credit Suisse (+5,36% a 4,44 franchi), che ha annunciato il riacquisto di obbligazioni per 3 miliardi di franchi: secondo gli esperti si tratta di un chiaro segnale lanciato ai mercati riguardo alla solidità dell'azienda. Intanto l'agenzia S&P ha confermato i suoi rating sulla banca, pur con prospettive negative e con rischi definiti crescenti.

Ha brillato meno il secondo valore bancario, UBS (-0,10% a 14,68 franchi) e vendite sono state segnalate anche su Swiss Re (-1,60% a 71,34 franchi), nel giorno della pubblicazione di uno studio che stima a 270'000 miliardi di dollari gli investimenti necessari per raggiungere gli obiettivi di lotta al riscaldamento climatico.

Poco ispirata è apparsa pure ABB (-2,08% a 24,98 franchi), mentre una maggiore resistenza è stata offerta dai pesi massimi Nestlé (-0,30% a 106,02 franchi), Novartis (invariata a 75,54 franchi) e Roche (-0,32% a 324,50 franchi). Nel mercato allargato va segnalato il balzo iniziale di Temenos (+0,63% a 67,06 franchi), salita inizialmente del 4% dopo essere finita nel mirino del fondo Petrus Advisers, che auspica un esame di tutte le opzioni strategiche per la società, compresa quella di una vendita.

hm, ats