Epidemia Centinaia di Svizzeri bloccati nel mondo

ATS

18.3.2020 - 13:56

Centinaia di Svizzeri sono bloccati un po' ovunque nel mondo
Centinaia di Svizzeri sono bloccati un po' ovunque nel mondo
Source: KEYSTONE/STEFFEN SCHMIDT

Centinaia di Svizzeri sono bloccati un po' dappertutto nel mondo a causa del coronavirus. Gli operatori turistici fanno del loro meglio per rimpatriarli, mentre la Helpline del DFAE riceve diverse centinaia di chiamate al giorno.

«Abbiamo ancora parecchi clienti all'estero che vorrebbero rientrare in Svizzera. Facciamo il possibile per trovare loro dei voli», ha spiegato a Keystone-ATS Bianca Gähweiler, portavoce di Hotelplan Svizzera. Se fosse necessario, l'agenzia di viaggio si occupa pure del loro alloggio.

Quando voli regolari sono modificati o annullati, «cerchiamo una soluzione per i clienti», ha precisato da parte sua TUI Suisse. Il tour operator è in contatto con i clienti e «si prende cura di loro».

Ieri il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) ha esortato gli Svizzeri che si trovano all'estero in questo momento di crisi a tornare a casa al più presto per evitare di rimanere bloccati.

Non tutti i turisti elvetici si sono però annunciati presso le ambasciate o la piattaforma «Itineris» del DFAE, hanno indicato oggi i servizi di Ignazio Cassis. «Itineris» consente di localizzare e contattare le persone iscritte in caso di crisi grave all'estero.

Marocco, Sudafrica e Ucraina

La situazione è particolarmente delicata in Marocco, precisa il DFAE. Interventi a livello politico sono stati necessari per facilitare un ritorno degli Svizzeri bloccati nel Paese del Nordafrica. Si è potuto organizzare diversi voli charter da parte di compagnie aeree basate in Svizzera. Essendo tali voli di natura commerciale, i turisti sono responsabili delle prenotazioni e devono assumersi le spese, ricorda il dipartimento di Ignazio Cassis.

Anche le rappresentanze elvetiche in Sudafrica e Ucraina sono in contatto con i cittadini svizzeri e le autorità locali per determinare in che misura la Confederazione possa dare loro il proprio sostegno.

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