Guerra in Ucraina Credit Suisse applica tutte le sanzioni contro la Russia

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10.3.2022 - 08:45

La sede di Credit Suisse alla Paradeplatz di Zurigo
La sede di Credit Suisse alla Paradeplatz di Zurigo
Keystone

Credit Suisse ha assicurato oggi che sta attuando tutte le sanzioni internazionali contro la Russia, decise dopo l'invasione dell'Ucraina. La banca ha anche fornito informazioni sulla sua esposizione in Russia.

10.3.2022 - 08:45

Le posizioni di credito nette della banca con la Russia alla fine di dicembre ammontavano a 848 milioni di franchi. Questo importo include i derivati e le posizioni della banca d'investimento, le posizioni commerciali con la banca universale svizzera, così come i prestiti lombard e altri tipi di prestiti con l'unità di gestione patrimoniale internazionale, precisa un comunicato.

Dalla fine dell'anno scorso, la banca ha ridotto le sue posizioni nette.

Le controllate russe, JSC Bank Credit Suisse (Mosca) e LLC Credit Suisse Securities (Mosca), avevano un patrimonio netto di 195 milioni di franchi a fine dicembre 2021. Gli impegni verso l'Ucraina e la Bielorussia sono definiti «non significativi». Credit Suisse assicura inoltre anche che detiene «posizioni di credito minime» nei confronti di «persone specialmente sanzionate», clienti della divisione di gestione patrimoniale.

«Le posizioni della banca in relazione alla Russia sono attualmente ben gestite e abbiamo sistemi appropriati per rispondere ai rischi associati a questa situazione», ha detto il CEO Thomas Gottstein, citato nel comunicato. La banca «applica per principio tutte le sanzioni, in particolare quelle dell'Unione europea, degli Stati Uniti e della Svizzera», ha aggiunto.

CS ha un ufficio a Mosca, dove impiega 125 persone

Il numero due bancario elvetico ha un ufficio a Mosca, dove impiega 125 persone nella gestione patrimoniale e nell'investment banking. Non ha uffici in Ucraina.

«Siamo profondamente turbati dall'invasione russa dell'Ucraina», ha detto Gottstein, sempre citato nella nota, aggiungendo che «condanna l'invasione e le gravi violazioni del diritto internazionale». In risposta ai bisogni umanitari, Credit Suisse ha lanciato un appello per le donazioni alla Croce Rossa fra i suoi dipendenti.

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