Bovini Con «La mia regina d'estate» si può essere il padrino di una mucca d'Hérens

zd, ats

16.5.2023 - 11:16

"La mia regina d'estate" permette a chiunque sia interessato di scegliere una mucca di Hérens - le cui fotografie sono visionabili sul sito edelalp.ch - e di sponsorizzarla per l'intera estate 2023. (Foto d'archivio)
"La mia regina d'estate" permette a chiunque sia interessato di scegliere una mucca di Hérens - le cui fotografie sono visionabili sul sito edelalp.ch - e di sponsorizzarla per l'intera estate 2023. (Foto d'archivio)
Keystone

Per sostenere l'allevamento delle mucche di Hérens e allo stesso tempo permettere agli abitanti delle città di entrare in contatto con l'agricoltura, è possibile finanziare un esemplare di bovino durante i mesi estivi.

16.5.2023 - 11:16

Il progetto, chiamato «La mia regina d'estate», è già stato attuato l'anno scorso in un alpeggio e, per l'edizione di quest'anno, è stato esteso ad altre quattro località.

L'obiettivo è quello di «valorizzare il lavoro di allevamento della razza Hérens, sostenere gli alpeggi e avvicinare al mondo agricolo chi è interessato alla terra e vuole scoprire più da vicino la vita in alpeggio», ha dichiarato oggi a Keystone-ATS Camille Besse, promotrice del progetto insieme a Samuel Balet, entrambi studenti della Business Team Academy della scuola universitaria professionale HES-SO del Vallese.

«La mia regina d'estate» permette a chiunque sia interessato di scegliere una mucca di Hérens – le cui fotografie sono visionabili sul sito edelalp.ch – e di sponsorizzarla per l'intera estate 2023, a un costo di 275 franchi. In cambio, il donatore è invitato a partecipare a tre eventi sull'alpe e riceve una forma di formaggio del valore di 100 franchi e un attestato di sponsorizzazione.

Parteciperanno gli alpeggi di Mille e Grands-Plans nella Val de Bagnes, nonché gli alpeggi di Rotigen nella valle di Tourtemagne, Balavaux a Isérables e Tracuit nella regione di Vercorin, tutte località sul territorio vallesano.

In totale, tra le 450 e le 500 reginette sono alla ricerca di un padrino o di una madrina. «È un'impresa immortalare ognuna di queste signore e perciò sul sito non sono ancora presenti tutte», spiega Camille Besse.

zd, ats