Esplosione Egitto: esplosione in un ospedale al Cairo, almeno 19 morti

ATS

5.8.2019 - 09:00

Diciannove morti e 30 i feriti è il bilancio di un'esplosione avvenuta all'Istituto nazionale per il Cancro del Cairo.

Lo ha affermato un portavoce del ministero della Salute precisando che lo scoppio è stato provocato da un'automobile lanciata ad alta velocità contro altre vetture davanti all'edificio. Il ministero ha ordinato lo stato di allerta «per gestire la situazione e assicurare la migliore assistenza possibile alle persone coinvolte». Lo riferisce l'agenzia Mena.

L'automobile che ha causato l'esplosione – ha riferito il portavoce del ministero della Salute Khaled Megahed – viaggiava contromano ad alta velocità sulla Corniche al Maadi e ha travolto diversi veicoli innescando l'esplosione che ha a sua volta scatenato l'incendio che ha interessato gran parte dell'ospedale.

Creata un'unità di crisi

Sul posto sono state inviate 42 ambulanze per trasportare i feriti all'ospedale Nasser. Il ministro della Salute Hala Zayed ha visitato i feriti per accertarsi delle loro condizioni e ha ordinato che sia prestata loro ogni cura di cui abbiano bisogno.

«Una unità di crisi è stata istituita per gestire ogni possibile sviluppo della tragedia», ha aggiunto.

Le vittime sono dei passanti

Le vittime dell'esplosione e dell'incendio erano semplici passanti e automobilisti ha riferito all'agenzia Mena l'ufficio stampa dell'Università del Cairo, precisando che i pazienti ricoverati sono rimasti illesi.

L'incidente è avvenuto vicino agli uffici amministrativi dell'istituto, lontano dalle camere dei ricoverati. Oltre all'unità di crisi già istituita dal ministero della salute, il rettore dell'ospedale, che ha visitato l'Istituto insieme ad altre autorità, ha ordinato l'istituzione di una commissione tecnica per verificare i danni prodotti all'edificio.

Insieme, cercheranno di chiarire le esatte circostanze dell'accaduto e assicureranno ai pazienti e alle loro famiglie assistenza per lo shock subito.

Le immagini del giorno

Tornare alla home page

ATS