Il telescopio spaziale James Webb ha catturato una cosiddetta «clessidra cosmica»: in questa immagine è visibile una protostella all'interno della nube oscura L1527 incorporata in una nube di materiale che alimenta la sua crescita.
In questa eccezionale immagine scattata a settembre dal telescopio spaziale James Webb si osserva una delle regioni stellari più grandi del gruppo locale di galassie, la «Nebulosa Tarantola»: grazie alla NIRCam si vede come la costellazione assomiglia appunto alla tana di una tarantola, rivestita della sua seta.
Ad agosto sono state divulgate delle foto mai viste prima immortalate dal telescopio James Webb di Giove, sulla cui superficie si scatenano delle gigantesche tempeste: una spettacolare immagine del pianeta, che mostra le aurore polari su entrambi i poli, scattata dalla telecamera NIRCam grazie all'utilizzo di tre filtri.
Il telescopio James Webb mostra che Giove, come Saturno, possiede gli anelli.
Questa è la «Cartwheel Galaxy», cioè la galassia ruota di carro. Da 400 milioni di anni qui si sono scontrate le galassie. Nell'anello chiaro e interno si vede che la galassia spiraliforme si è conservata. La polvere rosso brillante dagli idrocarburi crea le sorgenti striature.
Questa immagine è sensazionale: mostra un'analisi spettrale dei caldi pianeti giganti gassosi Wasp-96 b, sui quali con il telescopio James Webb si può provare la presenza di vapore acqueo. Queste non sono però le prime immagini eccezionali del telescopio: già a luglio sono state rilasciate alcune prime foto «a pieni colori» del James Webb.
Il bordo di una vicina regione di formazione stellare NGC 3324 nella Nebulosa Carina.
L'ammasso di galassie SMACS 0723.
La nebulosa catalogata come NGC 3132 e conosciuta informalmente come la Nebulosa dell'Anello Meridionale.
Lo «Stephan's Quintet», uno spettacolare raggruppamento di cinque galassie.
Una regione di formazione stellare nella Nebulosa Carina.
Ecco le spettacolari foto del telescopio spaziale Webb
Il telescopio spaziale James Webb ha catturato una cosiddetta «clessidra cosmica»: in questa immagine è visibile una protostella all'interno della nube oscura L1527 incorporata in una nube di materiale che alimenta la sua crescita.
In questa eccezionale immagine scattata a settembre dal telescopio spaziale James Webb si osserva una delle regioni stellari più grandi del gruppo locale di galassie, la «Nebulosa Tarantola»: grazie alla NIRCam si vede come la costellazione assomiglia appunto alla tana di una tarantola, rivestita della sua seta.
Ad agosto sono state divulgate delle foto mai viste prima immortalate dal telescopio James Webb di Giove, sulla cui superficie si scatenano delle gigantesche tempeste: una spettacolare immagine del pianeta, che mostra le aurore polari su entrambi i poli, scattata dalla telecamera NIRCam grazie all'utilizzo di tre filtri.
Il telescopio James Webb mostra che Giove, come Saturno, possiede gli anelli.
Questa è la «Cartwheel Galaxy», cioè la galassia ruota di carro. Da 400 milioni di anni qui si sono scontrate le galassie. Nell'anello chiaro e interno si vede che la galassia spiraliforme si è conservata. La polvere rosso brillante dagli idrocarburi crea le sorgenti striature.
Questa immagine è sensazionale: mostra un'analisi spettrale dei caldi pianeti giganti gassosi Wasp-96 b, sui quali con il telescopio James Webb si può provare la presenza di vapore acqueo. Queste non sono però le prime immagini eccezionali del telescopio: già a luglio sono state rilasciate alcune prime foto «a pieni colori» del James Webb.
Il bordo di una vicina regione di formazione stellare NGC 3324 nella Nebulosa Carina.
L'ammasso di galassie SMACS 0723.
La nebulosa catalogata come NGC 3132 e conosciuta informalmente come la Nebulosa dell'Anello Meridionale.
Lo «Stephan's Quintet», uno spettacolare raggruppamento di cinque galassie.
Una regione di formazione stellare nella Nebulosa Carina.
Decine di migliaia di giovani stelle mai viste finora sono state immortalate dal nuovo telescopio spaziale James Webb nella «culla» stellare della «Nebulosa Tarantola», a 161.000 anni luce di distanza nella Grande Nube di Magellano.
Si tratta della più grande regione di formazione stellare conosciuta nel Gruppo Locale di galassie, di cui fa parte anche la nostra Via Lattea. Grazie al potente telescopio di NASA, Agenzia spaziale europea (ESA) e canadese (CSA), è stato possibile osservare per la prima volta cosa accade all'interno delle spesse nubi di polveri e gas.
Le immagini sono state riprese grazie a tre degli strumenti a infrarossi ad alta risoluzione di Webb. Vista con la NIRCam (Near-Infrared Camera), la regione assomiglia alla tana di una tarantola, rivestita della sua seta. La parte più attiva brilla di giovani stelle massicce, di colore blu pallido.
Sparse tra loro ci sono stelle rosse che devono ancora emergere dal bozzolo polveroso della nebulosa. Una di queste è stata colta sul fatto grazie allo spettrografo nel vicino infrarosso di NIRSpec.
Alle lunghezze d'onda catturate dal Mid-Infrared Instrument (MIRI) la nebulosa assume invece un aspetto più spettrale, perché la luce nel medio infrarosso è in grado di mostrare meglio ciò che accade in profondità all'interno delle nubi di polvere.
La Nebulosa Tarantola è particolarmente interessante per gli astronomi perché la sua composizione chimica è simile a quella delle gigantesche regioni di formazione stellare osservate nel cosiddetto «mezzogiorno cosmico» dell'universo, quando il cosmo aveva solo pochi miliardi di anni e la formazione stellare era al culmine.