Fino al 5 giugno 2022 Tra forza bruta e poesia: una mostra sui samurai a Berna

hn, ats

3.11.2021 - 12:00

Il Museo di storia di Berna dedica una mostra ai samurai, la nobiltà di spada giapponese.
Il Museo di storia di Berna dedica una mostra ai samurai, la nobiltà di spada giapponese.
Keystone

I samurai sono considerati guerrieri leggendari, ma anche eccezionali poeti, calligrafi e studiosi. Il Museo di storia di Berna dedica la sua nuova mostra all'antica nobiltà giapponese della spada, che ad oggi continua a plasmare la nostra immagine del Giappone.

3.11.2021 - 12:00

La mostra segue gli inizi del culto guerriero giapponese attraverso il regno, ricco di eventi, durato 700 anni della nobiltà di spada fino alle tracce del samurai nella cultura pop moderna.

Emblematiche della storia dei samurai sono le loro elaborate armature e armi, che riflettono i cambiamenti nella guerra, ma anche la trasformazione del ruolo del samurai così come gli sconvolgimenti politici e i cambiamenti sociali.

Casta guerriera

L'origine del termine «samurai» si trova tra l'ottavo e il dodicesimo secolo nell'ambito della corte imperiale. I samurai sono servitori che svolgono anche compiti di protezione prima di salire alla classe dirigente della nobiltà di spada alla fine del XIIesimo secolo.

Da circa 700 anni, il potere non è più nelle mani della corte imperiale, bensì del comandante in capo militare, il cosiddetto «shogun». Sulla base dei valori cortesi, si sviluppò una specifica cultura guerriera che giurava incondizionatamente fedeltà, onore e disciplina. L'immagine del samurai diffusa in seguito dalla cultura popolare moderna deriva principalmente dal periodo del XVesimo e XVIesimo secolo, quando ebbero luogo innumerevoli sanguinose battaglie.

Cambiamento profondo

Nel periodo Edo (1603-1868), segnato dalla pace, la classe guerriera si legittimò attraverso nuove collezioni di leggi che definivano gli ideali e l'etica dei samurai. Queste si riferiscono alle arti marziali e a sette virtù fondamentali: coraggio, rispetto, bontà, onore, rettitudine, onestà, fedeltà. Questo codice d'onore divenne poi noto come «bushido».

Come guerrieri senza guerra, i samurai passano sempre più spesso gli anni di pace nell'amministrazione delle città, ma molti cadono anche nell'ozio o addirittura nella povertà.

Dopo l'apertura forzata del Giappone, fino ad allora isolato, da parte degli Stati Uniti e la restaurazione Meiji, il dominio dei samurai termina nel 1868. Il potere imperiale viene così ripristinato. Poco dopo, in Giappone e nel mondo occidentale iniziò la glorificazione dell'ex nobiltà della spada.

Al centro della mostra di Berna ci sono prestiti di alto livello provenienti dalla collezione privata di Ann e Gabriel Barbier-Mueller (Dallas, USA). Queste sono completate da armi eccezionali della collezione del Museo di storia di Berna.

L'esposizione, che aprirà domani, sarà visitabile fino al 5 giugno 2022.

hn, ats