Unesco Unesco, la barriera corallina in Australia è in pericolo

SDA

22.6.2021 - 09:26

La Grande Barriera Corallina d'Australia è in pericolo: lo sostiene una bozza di raccomandazioni dell'Unesco (foto d'archivio)
La Grande Barriera Corallina d'Australia è in pericolo: lo sostiene una bozza di raccomandazioni dell'Unesco (foto d'archivio)
Keystone

La Grande Barriera Corallina d'Australia – il più grande sistema corallino al mondo che si estende per 2300 km al largo della costa nordest del continente – dovrebbe essere aggiunta alla lista Unesco dei siti del patrimonio mondiale che sono «in pericolo».

22.6.2021 - 09:26

Così sostiene una bozza di raccomandazione dell'Agenzia dell'Onu per il patrimonio mondiale, in vista della sua riunione nella seconda metà di luglio in Cina, che esorta l'Australia a «intraprendere azioni accelerate a tutti i livelli possibili» contro il cambiamento climatico. La bozza di raccomandazione sottolinea che nonostante gli sforzi, non sono stati raggiunti obiettivi chiave sul miglioramento della qualità dell'acqua.

Immediata la reazione del governo di Canberra, con le ministre dell'Ambiente Sussan Ley e degli Esteri Marise Payne che riferiscono di aver chiamato il direttore dell'Unesco Audrey Azoulay. «Abbiamo messo in chiaro che contesteremo questo approccio sbagliato, che è stato avviato senza adeguata consultazione», ha riferito Ley. La ministra ha concordato che il cambiamento climatico è la maggiore minaccia per la Barriera, ma ha sostenuto che il comitato per il patrimonio mondiale «non è il luogo per fare considerazioni su questo tema».

«Il significativo tasso di mortalità dei coralli ha spinto l'Unesco a esortare il governo australiano a fare di più per il clima», ha dichiarato il responsabile per gli oceani di WWF Australia, Richard Leck.

Gli obiettivi dell'Australia per le emissioni di gas serra non sono cambiati dal 2015 e il primo ministro conservatore Scott Morrison, anche in sede di G7, ha finora resistito alle pressioni internazionali perché si ponga l'obiettivo di zero emissioni entro il 2050.

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