Sessione Vacche con le corna, i contadini non saranno indennizzati

I contadini che rinunciano al taglio delle corna agli animali da reddito non saranno indennizzati. Il Consiglio nazionale ha respinto oggi una mozione sul tema del «senatore» Roberto Zanetti (PS/SO) adottata dagli Stati in giugno

Gli animali con le corna possono facilmente ferire i loro detentori e altri animali, ha sostenuto Olivier Feller (PLR/VD). Il vodese ha anche espresso il timore che le vacche cornute vengano tenute più spesso in stalle a stabulazione fissa, ciò che implicherebbe un peggioramento del benessere degli animali rispetto alla stabulazione libera.

Da ricordare che, nel novembre del 2018, la popolazione aveva respinto con il 54,72% dei voti un'iniziativa, denominata «per vacche con le corna», che chiedeva proprio di indennizzare gli agricoltori che hanno bestiame con queste estremità.

Il popolo e venti cantoni hanno respinto questa iniziativa, ha sottolineato il consigliere federale Guy Parmelin nel suo intervento. L'attuazione della mozione richiederebbe risorse stimate in diversi milioni di franchi all'anno. Date le difficoltà finanziarie che si profilano, è più saggio respingere il testo, ha sostenuto.

Durante le discussioni tenutesi prima del voto sull'iniziativa, i contrari avevano sostenuto l'inopportunità di inserire l'argomento nella Costituzione. La mozione consentirebbe ora di disciplinare il contributo per la rinuncia alla decornazione a un livello più appropriato, ossia in un'ordinanza, ha replicato, invano, Samuel Bendahan (PS/VD).

Secondo l'autore dell'atto parlamentare, un contributo moderato per la rinuncia alla decornazione sarebbe una misura per una maggiore dignità degli animali e una compensazione per lo sforzo supplementare profuso dagli allevatori. Zanetti chiedeva di agire mediante i pagamenti diretti, il cui limite di spesa sarebbe stato – a suo dire – moderatamente aumentato.

fc, ats