Pandemia A Tokyo è record di contagi, la Cina rivede l'incubo Wuhan

SDA

31.7.2021 - 18:53

Wuhan vista dal fiume Yangtze
Wuhan vista dal fiume Yangtze
KEYSTONE/AP/Ng Han Guan

L'onda lunga della pandemia s'impenna di nuovo in Estremo Oriente.

Sospinto dalla variante Delta, che prende il sopravvento in tutto il pianeta, il Covid-19 fa ripiombare la Cina nella peggiore crisi da un anno e mezzo facendo riaffiorare l'incubo di Wuhan e tocca il record assoluto di contagi a Tokyo, nel pieno dello svolgimento delle Olimpiadi.

E galoppa anche nel sudest asiatico, dove tutto il sud del Vietnam entra in confinamento per almeno due settimane e dove, stando a quanto riportato dal quotidiano britannico Guardian, diversi Paesi dipendenti dai preparati cinesi, cominciano a dubitare se farvi ancora affidamento.

Il virus continua a tenere sotto scacco anche l'Australia, dove Brisbane entra in lockdown e 300 militari a Sydney verificheranno porta a porta il rispetto delle misure di quarantena.

Grosso focolaio a Nanchino

In Cina, il focolaio della variante Delta scoperto a Nanchino, che le autorità hanno fatto risalire ad alcuni lavoratori delle pulizie a bordo di un volo dalla Russia, si è ormai diffuso in almeno quattordici province ed è arrivato nell'area di Pechino, a Chengdu e nella megalopoli di Chongqing.

Nel solo mese di luglio, in tutto il grande Paese asiatico, che vanta di aver somministrato oltre un miliardo e 600 milioni di dosi di vaccino, i nuovi casi sono stati 328, più o meno la somma di tutti i casi da febbraio a giugno. Ieri, nella sola Nanchino, città di oltre 9 milioni di abitanti capoluogo del Jiangsu, stando alle cifre ufficiali rilanciate dall'agenzia Xinhua, si sono registrati 190 casi dall'inizio del focolaio, il 20 luglio.

Sette malati, dicono fonti locali, versano in gravissime condizioni. Tutti i voli da e per la città sono sospesi fino all'11 di agosto, secondo media locali e la popolazione è stata sottoposta a test di massa, come nell'era pre-vaccinale.

Autorità cinesi ottimiste

Sempre in Jiangsu, la città di Yangzhou ha fermato i voli per un focolaio di dieci casi. Nella città turistica di Zhangjiajie, nell'Hunan, sono state chiuse tutte le attrazioni e i luoghi di spettacolo, mettendo di fatto in lockdown un milione e mezzo di persone, dopo che un cluster locale si è propagato dopo uno spettacolo teatrale. Post sui social, citati dal Guardian, parlano di lunghe code di persone con obbligo di mascherina e di distanziamento, per farsi il tampone.

Dopo quasi un anno e mezzo di cifre epidemiologiche ufficiali risibili, dunque, la Cina corre di nuovo ai ripari, cosciente – come dicono alcuni esperti citati dal Global Times, tabloid quotidiano cinese prodotto dal quotidiano ufficiale del Partito comunista cinese – che la nuova ondata è in fase iniziale e può ancora essere tenuta sotto controllo.

Tokyo: esteso lo stato d'emergenza

Tokyo, dove i Giochi olimpici sono in pieno svolgimento, per la prima volta dall'inizio della pandemia supera i 4000 casi giornalieri – 4058 per l'esattezza – con tre morti, dopo aver macinato già diversi primati crescenti nei giorni scorsi e dopo aver superato ieri anche il record nazionale di 10'000 contagi giornalieri nazionali.

Il governo giapponese ha annunciato che avrebbe esteso fino al 22 agosto lo stato d'emergenza alla capitale e alla prefettura di Okinawa, dove le infezioni sono state 139 in 24 ore, e stati di pre-emergenza nelle prefetture di Hokkaido, Ishikawa, Kyoto, Hyogo e Fukuoka.

Mentre l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) continua a incalzare i governi perché agiscano con efficacia prima che la Delta e la più aggressiva Delta Plus si trasformino in qualcosa di peggiore.

Preoccupazione negli Stati Uniti e in Europa

Negli Stati Uniti si profila una «nuova guerra», evidenziata dal fatto che alcuni virologi avanzino il timore che i vaccinati possano essere portatori sani del virus Delta, lasciando scoperta la popolazione non vaccinata: la «pandemia dei non vaccinati», come l'ha definita pubblicamente il presidente Joe Biden, mentre si preannunciano possibili nuove misure restrittive.

In Europa, mentre in Francia e altrove si protesta contro l'imposizione del Green Pass, il Regno Unito raccomanda la vaccinazione alle donne incinte.