Francia Ecco il governo Castex, con un avvocato alla Giustizia

ATS

6.7.2020

Il neo premier francese Jean Castex, al centro.
Il neo premier francese Jean Castex, al centro.
Keystone

Appena annunciata la lista di ministri, viceministri e sottosegretari nel cortile dell'Eliseo, un mormorio crescente già travolge i nomi del primo governo di Jean Castex, il premier sconosciuto fino a 3 giorni fa dal 77% dei francesi.

Per il "governo di missione e riunificazione", come voluto dal presidente Emmanuel Macron, il suo fedelissimo Castex ha scelto personalità e ruoli che fanno già discutere.

A cominciare dall'avvocato più mediatico di Francia, Eric Dupond-Moretti, che diventa ministro della Giustizia al posto di Nicole Belloubet.

Principe del foro sanguigno e polemico

Quella di un principe del foro sanguigno e polemico, avvezzo alle prese di posizione clamorose e controcorrente, è stata la sorpresa più ad effetto fra quelle annunciate dal segretario generale dell'Eliseo, Alexis Kohler.

Cinquantanove anni, è stato presente in tutte le polemiche e processi di grido degli ultimi tempi, compreso quello relativo alle intercettazioni di Nicolas Sarkozy.

Soprannominato "Acquittator" (Assolutore) per la capacità di far scagionare i suoi clienti, ha difeso con successo fra gli altri Jean Castela, considerato il killer del prefetto Claude Erignac, ucciso in Corsica, l'ex ministro Bernard Tapie, il calciatore Karim Benzema e l'ex ministro Jerome Cahuzac.

È difensore del terrorista Abdelkader Merah, fratello del jihadista che fece strage a Tolosa nel 2012, e fa parte del collegio di difesa internazionale di Julian Assange.

È stato favorevole al divieto di legittimità del Front National ed ha preso posizione contro i processi mediatici, criticando aspramente anche il #metoo. Figlio di un francese e di una italiana, Elena, ha mantenuto entrambe le nazionalità.

Le altre cariche

Ma le polemiche non si fermano qui. Agli Interni va Gerard Darmanin, ministro dei Conti pubblici indagato per accuse di violenza sessuale.

Alla Cultura, al posto di Franck Riester, il grande ritorno di Roselyne Bachelot, ministra della Salute con Sarkozy e citatissima negli ultimi mesi per essere stata colei che aveva curato lo stock di due miliardi di mascherine antivirus che poi i suoi successori mandarono sciaguratamente al macero.

Elisabeth Borne viene promossa dai Trasporti alla responsabilità cruciale del Lavoro, dove dovrà misurarsi nei prossimi mesi con una crisi di dimensioni sconosciute.

La svolta ambientalista imposta dall'onda verde delle elezioni dei sindaci sarà incarnata da Barbara Pompili, un'istituzione nel movimento dei Verdi in Francia, già presente nel governo Hollande, poi passata nelle file dei macroniani.

Confermati Jean-Yves Le Drian agli Esteri e Bruno Le Maire all'Economia, Jean-Michel Blanquer all'Educazione e Florence Parly alle Forze Armate.

Sostituita, ma era nell'aria da mesi dopo le tante gaffe, la portavoce del governo Sibeth Ndiaye. Al suo posto, Gabriel Attal, 31 anni.

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