L'appello dell'UEGaza: «La massima moderazione per evitare escalation»
SDA
6.8.2022 - 18:37
«L'Unione Europea segue con grande preoccupazione gli ultimi sviluppi a Gaza» e «chiede la massima moderazione a tutte le parti per evitare un'ulteriore escalation e altre vittime». Così siè espresso in una nota il portavoce del Servizio d'azione esterna UE (SEAE), Peter Stano.
Keystone-SDA
06.08.2022, 18:37
SDA
«Sebbene Israele abbia il diritto di proteggere la sua popolazione civile, è necessario fare tutto il possibile per prevenire un conflitto più ampio, che colpirebbe le popolazioni civili di entrambe le parti e provocherebbe altre vittime e sofferenze maggiori», sottolinea, indicando «la necessità di ripristinare un orizzonte politico e garantire una situazione sostenibile a Gaza».
Lega araba chiede protezione per palestinesi
Il Sottosegretario generale della Lega Araba, Saeed Abu Ali, nel condannare «con la massima fermezza questa feroce aggressione israeliana» contro Gaza.
Inoltre, «invita la comunità internazionale, in particolare il Consiglio di sicurezza e le organizzazioni per i diritti umani, ad adottare misure immediate ed efficaci per porre fine a questa aggressione e istituire un sistema internazionale di protezione del popolo palestinese attuando le relative risoluzioni dell'Onu»: lo si afferma in una dichiarazione pubblicata sulla pagina Facebook dell'organizzazione degli Stati arabi basata al Cairo.
Oltre 200 razzi lanciati da Gaza in meno di 24 ore
Sono oltre 200 i razzi della Jihad islamica lanciati da Gaza contro Israele in poco meno di 24 ore di conflitto. Di questi – secondo alcune stime citate dai media – circa 130 hanno varcato il confine e nella maggior parte sono stati intercettati dal sistema di difesa Iron Dome. Gli altri sono caduti in aree aperte o in mare e circa 30 nella stessa Striscia.
A Sderot – cittadina israeliana ad un passo da Gaza – un razzo ha centrato una casa provocando danni materiali: gli abitanti al momento del colpo erano già nel rifugio.
Nella città costiera di Ashkelon 20 persone sono state curate nell'ospedale Barzilai per ferite procuratesi durante la corsa ai rifugi o per crisi di panico. Intanto proseguono gli attacchi dell'esercito sulla Striscia con obiettivo le postazioni militari della Jihad e depositi di armi.