Crisi italiana Italia: Pd e M5s ancora distanti

ATS / pab

27.8.2019

La riconferma o meno di Giuseppe Conte, qui al vertice del G7 di Biarritz, è al centro delle discussioni tra M5s e Pd in vista di un nuovo governo
La riconferma o meno di Giuseppe Conte, qui al vertice del G7 di Biarritz, è al centro delle discussioni tra M5s e Pd in vista di un nuovo governo
Source: KEYSTONE/AP/MARKUS SCHREIBER

In Italia non sono bastate quattro ore di vertice lunedì sera a Palazzo Grazioli per raggiungere un accordo di governo tra Movimento 5 Stelle (M5s) e Partito democratico (Pd).

Il Pd afferma che «Siamo al lavoro, ma c'è ancora molto da fare su contenuti e programmi. La strada è in salita sul programma, differenza di vedute sulla manovra».

I pentastellati mantengono intanto la loro proposta di riconferma di Giuseppe Conte quale premier e avvertono: «E' un momento delicato e chiediamo responsabilità ma la pazienza ha un limite. L'Italia non può aspettare, servono certezze. Il Pd ha parlato solo di ministeri, non di programmi».

Sembrava quasi fatta

Eppure solo qualche ora prima il capofila del Pd Zingaretti sembrava ottimista: «Credo che siamo sulla strada giusta. (...) è partito il confronto per dare al Paese un governo di svolta», aveva detto prima dell'incontro a Palazzo Chigi, accompagnato da Andrea Orlando. Il M5s si è presentato con Di Maio e Giuseppe Conte, rientrato da Biarritz.

Intanto il leader della Lega Mattero Salvini accusa: il ribaltone era pronto da tempo. Martedì pomeriggio al via il secondo giro di consultazioni del presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella, con l'M5s che salirà per ultimo al Colle mercoledì sera.

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