Eliseo 2022 Le Pen a rischio, mancano le firme per la corsa all'Eliseo

SDA

23.2.2022 - 13:40

«Una situazione indegna della democrazia»: a meno di due mesi dal voto per l'Eliseo, Marine Le Pen non ha ancora le 500 firme necessarie di rappresentati eletti della République (sindaci o consiglieri regionali) per potersi candidare alla massima carica dello Stato. Il tempo stringe, la data limite per depositare la lista è il 4 marzo.

La presidente del Rassemblement National Marine Le Pen è in difficoltà.
La presidente del Rassemblement National Marine Le Pen è in difficoltà.
Keystone/EPA/YOAN VALAT

23.2.2022 - 13:40

Furiosa, la candidata del Rassemblement National (RN), che quasi tutti i sondaggi danno come seconda, dietro a Macron, nel primo turno delle presidenziali del 10 aprile, a cui mancano una cinquantina di firme ha dunque deciso di sospendere la campagna elettorale per concentrare tutti i suoi sforzi sulla raccolta dei patrocini.

«Mi chiedo in quale Repubblica viviamo perché io possa venire privata delle firme, quando sono la principale oppositrice a Macron e i sondaggi mi danno alle porte della vittoria per l'elezione del 2022», protesta Le Pen in un videomessaggio su Twitter in cui invia una solenne richiesta d'aiuto ai sindaci.

«Ho bisogno di voi. Se non mi aiutate milioni di elettori saranno privati di elezioni», avverte. Le Pen non è l'unica a trovarsi in questa imbarazzante situazione.

Anche Zemmour e Mélenchon in difficoltà

Con appena 291 firme confermate dal consiglio costituzionale, anche l'altro candidato di estrema destra, Eric Zemmour (Reconquete) è ancora a caccia di sostegni. Zemmour ha fatto però sapere che «non intende sospendere la campagna» come la sua rivale, ma ridurrà comunque il ritmo degli impegni elettorali, per «occuparsi delle firme».

«Sarebbe un terremoto democratico se tre candidati che rappresentano circa il 40% dei voti secondo i sondaggi (Oltre a Le Pen e Zemmour, anche il candidato della France Insoumise, Jean-Luc Mélenchon, risulta ancora sotto alla soglia delle 500 firme) non fossero in grado di candidarsi», ha avvertito l'ex polemista in corsa per l'Eliseo.

Tutti contro Macron

Intanto, tra i candidati monta l'irritazione nei confronti di Emmanuel Macron. Concentrato sulla crisi tra Russia e Ucraina, il presidente uscente, continua a procrastinare la sua discesa in campo per un secondo mandato che, secondo fonti ben informate a Parigi, non dovrebbe confermare almeno prima della settimana prossima.

Secondo un ultimo sondaggio Ifop-Fiducial per Paris Match, LCI e Sud Radio, Macron continua a guidare le intenzioni di voto con il 24,5% , davanti a Le Pen (16,5%) e Zemmour (16%). Mentre la candidata Repubblicana, Valérie, Pécresse è stabile al 15%. Nella sinistra spaccata, solo Mélenchon, supera la soglia del 10% (11,5%).

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