Tassa per i ricchi Elon Musk sfida Biden e i Democratici

SDA

7.11.2021 - 18:39

Elon Musk
Elon Musk
KEYSTONE

«Che dite, devo vendere il 10% delle mie azioni Tesla?». Il fondatore di Tesla lancia un vero e proprio referendum tra i suoi 63 milioni di follower. Il messaggio però è rivolto a chi vuole far pagare di più i Paperoni d'America per finanziare l'agenda economica e sociale della Casa Banca.

Questo tassando anche le cosiddette «plusvalenze virtuali» di chi possiede titoli il cui valore è arrivato alle stelle. Proprio come quelli di Tesla, che hanno permesso a Musk di diventare l'uomo più ricco del pianeta con un patrimonio cresciuto del 1.700% in soli due anni.

Nel mirino del visionario della Silicon Valley una proposta di legge avanzata dai democratici in Senato con cui si intende tassare non solo i capital gains, cioè i guadagni ottenuti dalla vendita di pacchetti azionari, ma anche le «plusvalenze virtuali» legate alle azioni che non vengono vendute.

Il club dei 700

Si tratta di una norma che prenderebbe di mira circa 700 tra le persone più ricche d'America – spiega il suo promotore, il presidente della commissione finanze del Senato Ron Wayden – da cui attingere preziose risorse per finanziare il maxipiano da 1.800 miliardi di dollari del presidente Joe Biden.

Quello che contiene drastiche misure sociali e per combattere i cambiamenti climatici fortemente volute dalla sinistra dei democratici, ma in parte avversate dai moderati. Di qui il futuro incerto, con un voto in Congresso per ora previsto entro fine novembre.

L'idea di Elon Musk

Ecco allora che la presa di posizione di Musk infiamma ulteriormente il dibattito, nei giorni in cui Biden continua a ripetere la necessità di ricostruire il Paese facendo pagare di più le persone e le aziende più ricche.

Il fondatore di Tesla contesta che le «plusvalenze virtuali» siano legate al concetto di elusione fiscale, e spiega come per lui l'unico modo per pagare le tasse è vendere le azioni in suo possesso, con conseguenze imprevedibili sull'andamento del titolo e i riflessi sul mercato.

Musk infatti detiene circa 244 milioni di azioni Tesla: e il 10% che vorrebbe vendere (almeno stando al tweet) ammonta a circa 20-30 miliardi di dollari. Dopo 24 ore sono stati oltre 3 milioni i follower che hanno aderito al sondaggio, con la maggioranza favorevole alla vendita.

Musk, sempre su Twitter, assicura quindi che rispetterà i risultati, anche se non sarebbe la prima volta che ai suoi annunci non seguono i fatti. E se è vero che il rischio è quello di essere accusato di aggiotaggio, i precedenti dimostrano come Musk non si faccia molti scrupoli nello sfidare la Sec, l'autorità statunitense che vigila sui mercati.