Processo d'appello Delitto di Muralto, si chiede un anno di carcere in più

Swisstxt / Red

19.10.2022

L'hotel «La Palma au lac» di Muralto.
L'hotel «La Palma au lac» di Muralto.
Ti-Press / Francesca Agosta

Il delitto di Muralto è tornato in aula. Tre anni fa era morta una ragazza inglese 22enne nella stanza dell'amico tedesco allora 30enne.

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La corte è presieduta dalla giudice Giovanna Roggero-Will, ricorda la RSI. L'uomo è stato condannato in primo grado a 18 anni per omicidio intenzionale.

I legali Yasar Ravi e Luisa Polli sostengono che il 30enne non avrebbe mai ucciso la donna che amava e a cui regalava viaggi, vacanze e vestiti. La donna era erede di una famiglia di allevatori di cavalli del Regno Unito e, con la sua morte, la bella vita sarebbe finita anche per lui.

La ricostruzione della procuratrice

La procuratrice Petra Canonica Alexakis sostiene invece che la morte della ragazza è legata proprio alle sue disponibilità finanziarie. La 22enne avrebbe capito che il germanico la sfruttava economicamente e le mentiva, quindi voleva lasciarlo.

Ma lui necessitava di qualcuno che gli pagasse i debiti, non ha accettato la cosa e ha perso il controllo, fino a strangolarla. L'accusa parla per questo motivo di assassinio, avvenuto senza scrupoli, e chiede 19 anni di carcere, a fronte della condanna di 18 anni. In primo grado sempre la stessa procuratrice aveva chiesto 19anni e 6 mesi per assassinio.

La versione del 30enne

Il 30enne germanico parla di atto colposo e nega ogni volontarietà. Si sarebbe trattato di un rapporto sessuale con asfissia erotica terminato male. Avrebbe chiesto aiuto al personale dell'hotel vedendo che lei non respirava più.

La procuratrice ritiene però che non ci sia stata nessuna attività sessuale prima della morte della donna ma che ci sia stato solo un litigio. Dopo la discussione lui le avrebbe tolto la vita.

Nelle prossime settimane verrà comunicata la sentenza.