Reati finanziari Don Samuele a processo, con un'accusa in più

Swisstxt

27.1.2022 - 13:31

Per don Samuele Tamagni si avvicina il momento della verità: ecco i primi squarci su quanta prigione dovrà fare in seguito alle accuse di malversazione e - si scopre ora - anche di truffa. In aula apparirà pure il giovane italiano con cui aveva intrapreso una relazione.

Immagine d'illustrazione.
Immagine d'illustrazione.
© Ti-Press / Tatiana Scolari / Ti-Press

27.1.2022 - 13:31

Mercoledì il procuratore pubblico ticinese Daniele Galliano ha rinviato a giudizio l'ex parroco di Cadro, con la formula del rito abbreviato.

La pena concordata è di 33 mesi di carcere: sei da espiare, gli altri 27 sospesi condizionalmente per un periodo di prova di due anni.

Ora competerà alla Corte delle Assise Criminali decidere se accogliere o meno la pena proposta.

Le accuse

La vicenda riguarda le malversazioni compiute dal prete a favore di un giovane italiano, conosciuto nel 2016, con cui intrecciò una relazione. Gli illeciti in questione superano, in totale, i 900'000 franchi.

Inizialmente Tamagni aveva pagato il giovane di tasca propria, aiutandolo in strani progetti in cambio prestazioni sessuali, ricorda la RSI.

In seguito però Tamagni aveva troncato i rapporti con il giovane e dal maggio del 2019 al 21 ottobre del 2021 si era dato al gioco d'azzardo, sfruttando il denaro altrui: 864'000 franchi in totale, con un danno effettivo, una volta restituite le somme, di circa 740'000.

Questi soldi appartenevano per la maggior parte a genitori - di cui sono stati persi 563'000 franchi -, alla colonia estiva per bambini Grest, intestata alla parrocchia di Cadro, a una fondazione ecclesiastica e alla Fondazione Damiano Tamagni, che porta il nome del nipote dell'ex parroco, ucciso nel 2008.

Emersa una nuova accusa

All'appropriazione indebita si aggiunge ora anche l'accusa di truffa, evidenzia l'emittente di Comano.

Tra marzo e luglio 2021 don Samuele ha chiesto aiuti finanziari ad amici e conoscenti, a volte dopo le funzioni religiose, per sostenere - diceva - opere benefiche o genitori malati. In tutto ha raccolto almeno 65'000 franchi.

Il complice

Si presenterà in aula anche il giovane che era stato pagato da don Samuele, spiega la RSI. Per lui l'accusa sarà di istigazione all'appropriazione indebita (in parte aggravata), esercizio illecito della prostituzione e ottenimento illecito di prestazioni di un'assicurazione sociale o dell'aiuto sociale.

È stata concordata tra le parti una pena di 20 mesi sospesi e l'espulsione dalla Svizzera per cinque anni.

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