ViganelloFiamme alla struttura La Santa, arresto della ragazza confermato
SwissTxt / pab
30.12.2019 - 18:23
Resterà in carcerazione preventiva la 28enne accusata di incendio intenzionale. Chiusa definitivamente la pensione, già teatro della morte di un 35enne.
Il giudice dei provvedimenti coercitivi ha confermato lunedì la carcerazione preventiva della 28enne arrestata per l'incendio avvenuto sabato alla pensione La Santa di Viganello, la stessa pensione dove morì un uomo giorni fa.
Sono stati intanto tutti ricollocati gli ospiti della struttura, che adesso è confermato: non riaprirà più. La responsabile non si fida più, «è per la sicurezza degli ospiti, mi sono spaventata molto. Non voglio rischiare» ha detto lunedì ai microfoni della RSI.
Una ragazza con un passato difficile
La 28enne finita in manette dopo il rogo per lei era una sconosciuta, ha precisato alla RSI. Era invece un conoscente della donna arrestata il 35enne vittima del grave fatto di sangue.
La giovane è accusata di incendio intenzionale. Per gli inquirenti si tratterà anche di capire fino a che punto sia imputabile: la legale della donna raggiunta dalla RSI, ha preferito non aggiungere altro, per non andare -ha detto- a intaccare la situazione già fragile della sua assistita, segnata da un trascorso già difficile e di disagio. E che proprio per questo è da tutelare, ha specificato.
Ospiti tutti ricollocati
A Viganello intanto di aperto rimane solo il bar finché dopo metà gennaio le ruspe entreranno come previsto in azione per demolire lo stabile. La presenza di porte tagliafuoco avrebbe permesso di trovare delle soluzioni, ma la responsabile preferisce finirla qui.
Gli ormai ex ospiti intanto hanno tutti trovato una sistemazione alternativa, qualcuno autonomamente, altri tramite i servizi sociali comunali e cantonali.
Le quattro persone alloggiate nell'impianto della protezione civile di Lugano sono state ricollocate in altre pensioni, due nel Luganese, le altre in strutture nel Mendrisiotto e nel Bellinzonese.
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