Orario FFS 2021 Lugano ultima fermata per gli InterCity: il Mendrisiotto non ci sta

SwissTXT / pab

25.6.2020

«Ultima fermata: Lugano»
«Ultima fermata: Lugano»
Ti-Press

Il progetto d'orario 2021 delle FFS ha fatto discutere soprattutto nel Mendrisiotto, «dimenticato» nelle tratte ferroviarie a lunga percorrenza.

Le prospettive per il prossimo anno prevedono infatti che l'ultima fermata per gli InterCity sia Lugano. La regione a sud del Ponte Diga sarebbe raggiungibile solamente con collegamenti regionali.

La notizia ha fatto storcere il naso ai «momò», tanto che il municipale PPD Marco Romano ha chiesto al Consiglio federale, tramite mozione, di inserire le stazioni di Mendrisio e/o Chiasso nella rete InterCity.

Rigamonti: «Vogliamo un InterCity con cadenza oraria»

Anche Andrea Rigamonti, presidente della Commissione regionale dei trasporti del Mendrisiotto, si è mosso in questa direzione, redigendo una lettera sulla necessità di fare un passo indietro: «Siamo un'area che produce a favore di tutto il Cantone e non possiamo permetterci di essere tagliati fuori. Di questo passo il Mendrisiotto e il Basso Ceresio perderanno ogni collegamento con il resto della Svizzera. Vogliamo ottenere un treno InterCity con cadenza oraria lungo tutta la giornata nelle stazioni di Mendrisio e Chiasso».

I sindaci: «Investimenti nel Mendrisiotto, un controsenso»

Anche Samuele Cavadini, sindaco di Mendrisio, ha espresso non poche perplessità: «Abbiamo 15'500 abitanti, ma in 16'000 vengono a lavorare... e stiamo parlando solo dei numeri legati al Borgo. Inoltre la stazione si inserisce su due assi e l'investimento fatto sulla linea verso Stabio, Varese e Malpensa è stato importante. Quindi si giustificano dei collegamenti efficienti e frequenti anche per le lunghe percorrenze».

Dello stesso parere il sindaco di Chiasso Bruno Arrigoni: «Negli anni come stazione abbiamo subito solo contraccolpi, anche dal lato dei posti di lavoro, che sono diminuiti in modo esponenziale nel basso Mendrisiotto. Da un lato stiamo facendo investimenti per 240 milioni di franchi nelle strutture, ma se dall'altro ci tolgono i treni è un po' un controsenso».

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