TicinoPer una migliore educazione sessuale nelle scuole
SwissTXT / pab
3.11.2021
Il tema dell'educazione sessuale nelle scuole ha di recente occupato anche il Consiglio di Stato, sollecitato sull'argomento da un'interpellanza targata MPS. Angelica Lepori Sergi e cofirmatari chiedevano informazioni sul lavoro della Commissione per l'educazione affettiva e sessuale, nata qualche anno fa, ma di cui si è parlato poco.
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03.11.2021, 21:27
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Nella risposta pubblicata di recente il Governo sottolinea che «il DECS vuole implementare meglio l'educazione sessuale nelle scuole». Si accenna anche a riguardo di nuovi strumenti a supporto di docenti e famiglie.
«Sono felice che il DECS voglia implementare questo tema», ha spiegato la consulente in sessuologia Kathya Bonatti ai microfoni della RSI. Ma è importante che non siano i docenti a doverlo affrontare con gli allievi, bensì degli esperti esterni, con i quali gli studenti si sentirebbero molto più liberi di parlare.
La sessuologa lancia inoltre una proposta al DECS. Quella di un «bonus salute» da offrire a ogni alunno sotto forma sia di momenti condivisi in classe, ma soprattutto un paio di ore con un esperto del tema, così da poter discutere in uno spazio protetto dal segreto professionale e senza imbarazzo.
L’idea di un «bonus salute», secondo il direttore del DECS Manuele Bertoli è però «superflua» in quanto già oggi esistono dei consultori specializzati sul territorio a cui i giovani possono rivolgersi gratuitamente. La scuola, secondo il ministro, si occupa di «offrire un’infarinatura generale».