Autogestione Corteo a Lugano per «Più spazi per potersi esprimere»

Swisstxt / Red.

10.6.2023 - 20:20

Autogestione, ma non solo, in corteo a Lugano per chiedere alla città di Lugano di rispondere alle esigenze della cultura alternativa e indipendente.

In circa 500 a Lugano
In circa 500 a Lugano
RSI

SwissTXT, Swisstxt / Red.

A due anni dallo sgombero e dalla demolizione dell’ex Macello di Lugano, pochi passi avanti sono stati fatti sul discorso dell’autogestione.

Sabato, circa 500 persone hanno preso parte a un corteo per rivendicare più spazi per potersi esprimere e per condividere esperienze.

La manifestazione, partita dal piazzale di Besso e scesa nel centro cittadino, è il primo atto dell’assemblea popolare che ha potuto contare sul sostegno trasversale di molte persone, gruppi che chiedono luoghi, come strutture non usate dalla città, in cui poter accogliere la cultura alternativa e indipendente.

All’appello ha preso parte una settantina tra collettivi, associazioni e liberi professionisti, anche sulla scorta dell’esperienza positiva della Straordinaria, la torre itinerante installata a Cornaredo per alcuni mesi da inizio anno.

Il Vicesindaco Badaracco: «Consapevoli di questa necessità»

Anche per la città di Lugano, la Straordinaria è stato un esempio positivo da cui partire.

Per Roberto Badaracco, vicesindaco e capodicastero cultura, sport, eventi, la città di Lugano è consapevole delle richieste fatte dal corteo, in particolar modo della necessità di avere questi spazi in cui potersi esprimere, spazi che però devono rispettare «le regole date dalle autorità che valgono per tutti i cittadini».

Al momento non è ancora stato stabilito se via sia un edificio pronto ad accogliere queste realtà, Badaracco ha sottolineato la volontà di rimanere aperto al dialogo, sottolineando che vi sono diversi aspetti da tener presenti quando si parla di spazi autogestiti, tra questi il disturbo della quiete pubblica soprattutto la sera, un tema sensibile per una città come Lugano.