Delle reti paramassi fino a 9 metri di altezza – le più alte mai installate in Svizzera – per proteggere la ferrovia, e di riflesso anche la strada cantonale accanto, a Capo San Martino.
Isacco Toffolotto, responsabile progetto, presso il cantiere tra Lugano e Melide delle FFS. Un’opera di protezione eccezionale, l’installazione di reti paramassi che in alcuni punti raggiungono i nove metri di altezza, le più alte mai realizzate in Svizzera e tra le più alte in Europa.
Gli operai lavorano ad altezze considerevoli.
Dopo la posa della rete a maglie larghe si devono posare quelle a maglie più piccole.
Una vista aerea di parte dell'opera unica in Svizzera.
Le reti sono fondamentali per proteggere l'autostrada sottostante.
Isacco Toffolotto, responsabile progetto, presso il cantiere tra Lugano e Melide delle FFS. Un’opera di protezione eccezionale, l’installazione di reti paramassi che in alcuni punti raggiungono i nove metri di altezza, le più alte mai realizzate in Svizzera e tra le più alte in Europa.
Gli operai lavorano ad altezze considerevoli.
Dopo la posa della rete a maglie larghe si devono posare quelle a maglie più piccole.
Una vista aerea di parte dell'opera unica in Svizzera.
Le reti sono fondamentali per proteggere l'autostrada sottostante.
Le FFS hanno presentato oggi (lunedì) il progetto «Opere di protezione San Salvatore», che con diversi manufatti, reti e impianti di protezione vuole aumentare la protezione dal rischio di caduta massi sulla tratta tra Lugano e Melide.
«Meno di 2 chilometri, che si trovano tuttavia sull’importante asse nord-sud del San Gottardo, una tratta chiave per il traffico ferroviario passeggeri e merci» scrivono le FFS.
I lavori sono cominciati nella primavera 2021. La loro fine è prevista per l’inizio del 2023. L’investimento è di circa 18 milioni di franchi, finanziato da Ferrovie (50%), Confederazione (45%) e Cantone (5%).