Ticino SUPSI in perdita, ma non troppo

SwissTXT / pab

14.6.2021

Il direttore della SUPSI Franco Gervasoni e il presidente Alberto Petruzzella
Il direttore della SUPSI Franco Gervasoni e il presidente Alberto Petruzzella
SUPSI

La Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana chiude il 2020 con poco meno di 700’000 franchi di perdita (677'995).

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Il dato è stato presentato lunedì mattina nell'annuale conferenza stampa di bilancio. Con i suoi 1’140 collaboratori e quasi 14’000 studenti, la SUPSI è riuscita a contenere le perdite in un anno senza precedenti, caratterizzato dalla pandemia.

«Ci siamo riusciti cercando di limare i costi e tenendoli sotto controllo – spiega ai microfoni della RSI il presidente del Consiglio SUPSI Alberto Petruzzella. Inoltre devo dire che le nostre prestazioni nella formazione di base sono rimaste invariate e il numero di studenti non è cambiato e anche nella ricerca si tratta piuttosto di uno spostamento dei pagamenti», ha spiegato Alberto Petruzzella, presidente del consiglio SUPSI, ai microfoni della RSI.

I problemi sono invece emersi maggiormente nella formazione continua: «Ci sono dei settori, penso alla sanità ma non soltanto, dove giustamente le persone erano in prima linea e dovevano combattere il virus e hanno fatto un po’ meno formazione».

Petruzzella sottolinea infine come comunque su una cifra d’affari di 125 milioni di franchi una perdita di circa 700'000 franchi è «assolutamente sopportabile. Abbiamo comunque 10 milioni di fondi propri lì apposta per fare da scudo in situazione eccezionali».