«Le conseguenze della pandemia metteranno a dura prova sia le risorse dell’economia privata sia quelle degli enti pubblici e il piano della Città si concilia male con le prospettive tutt’altro che rosee», ha spiegato Tarchini al Corriere del Ticino, in una notizia ripresa anche dalla RSI.
«Un’operazione suicida»
«Spostare gli uffici comunali da Via della Posta nelle due torri di Cornaredo è un errore, un’operazione suicida. Lugano non ha bisogno di nuovi uffici e la città non riuscirà ad affittare quelli in centro, né tantomeno a convertirli in spazi residenziali», ha aggiunto.
Tarchini si è poi espresso sui costi: la proposta del suo gruppo avrebbe comportato una spesa di 150 milioni contro i 300 che verrebbero spesi con HRS. «La differenza è spropositata", ha concluso.
Ma spetterà al Municipio di Lugano convincere il Consiglio comunale sulla bontà dell'accordo economico con HRS.