Epidemia L'UFSP aggiorna le norme sull'uso delle mascherine

ATS

6.8.2020 - 09:47

Nuove raccomandazioni sull'uso delle mascherine da parte dell'Ufficio federale della sanità pubblica.
Nuove raccomandazioni sull'uso delle mascherine da parte dell'Ufficio federale della sanità pubblica.
Source: KEYSTONE/GEORGIOS KEFALAS

L'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) ha aggiornato le sue raccomandazioni sull'uso delle mascherine: le persone che soffrono di malattie respiratorie devono utilizzare quelle monouso, ad esempio quando si recano dal medico.

Le maschere indossate in questi casi sarebbero infatti con ogni probabilità contaminate, ha precisato l'UFSP all'agenzia Keystone-ATS.

Riguardo alle mascherine in tessuto industriale, viene ricordato che la task force scientifica Covid-19 della Confederazione ha elaborato uno standard da rispettare. Con un uso corretto, proteggono soprattutto le altre persone dalle infezioni.

Le mascherine igieniche o le mascherine mediche devono essere portate da persone che presentano sintomi di infezioni acute delle vie respiratorie.

Appello di Greenpeace

Alla fine di luglio, Greenpeace Svizzera aveva chiesto alla Confederazione di adeguare le sue raccomandazioni. Secondo Greenpeace Svizzera, molti esperti sanitari ritengono che le mascherine in tessuto offrano al pubblico una protezione sufficiente contro il coronavirus.

L'uso di mascherine riutilizzabili permetterebbe anche di evitare una nuova penuria e di ridurre l'inquinamento. La ONG citava uno studio pubblicato sulla rivista «Environmental and Science Technology» secondo il quale durante la pandemia vengono utilizzati ogni mese circa 129 miliardi di mascherine e 65 miliardi di guanti.

Secondo gli esperti, le mascherine riutilizzabili offrono una protezione sufficiente al pubblico. Al di fuori degli ospedali, le mascherine monouso certificate non sono necessarie perché l'infezione è molto più bassa, ha spiegato l'infettivologo Gerhard Eich, membro del comitato della Società svizzera di igiene ospedaliera, citato nel comunicato stampa di Greenpeace.

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