Epidemia Coronavirus: in Italia risale curva epidemia

SDA

1.3.2021 - 21:58

La curva dell'epidemia di Covid-19 in Italia "sta risalendo in modo significativo" e annuncia che "le prossime settimane non saranno facili": lo ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza alla luce dalle segnalazioni in arrivo dalle regioni.
La curva dell'epidemia di Covid-19 in Italia "sta risalendo in modo significativo" e annuncia che "le prossime settimane non saranno facili": lo ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza alla luce dalle segnalazioni in arrivo dalle regioni.
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La curva dell'epidemia di Covid-19 in Italia «sta risalendo in modo significativo» e annuncia che «le prossime settimane non saranno facili»: lo ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza alla luce dalle segnalazioni in arrivo dalle regioni.

Fra le regioni a registrare l'incremento maggiore in 24 ore è stata l'Emilia Romagna, con 2597, seguita da Lombardia (2135), Campania (1896), Piemonte (1155) e Lazio (044). Nella maggior parte delle regioni italiane si registra una crescita della curva epidemica di tipo esponenziale, indicano le analisi del matematico Giovanni Sebastiani, dell'Istituto per le Applicazioni del Calcolo 'Mauro Picone' del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr-Iac).

È una situazione che ricorda quella in cui si trovava la Gran Bretagna in dicembre, quando la variante inglese stava prendendo il sopravvento. È una crescita che sta avvenendo in molti Paesi e che ha portato l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) a rilevare, dopo quasi due mesi relativamente stabili, una crescita in Europa, Sud-est Asiatico, Mediterraneo orientale e Americhe. Negli Stati Uniti i Centri per il controllo delle malattie (CDC) hanno espresso «profonda preoccupazione» per il nuovo trend al rialzo registrato nell' ultima settimana.

Il bollettino quotidiano del ministero della Salute segnala 13.114 nuovi casi di infezione da virus SarsCoV2 in Italia nelle ultime 24 ore, rilevati con 170.633 i test fra molecolari e antigenici rapidi. Il tasso di positività che ne risulta è pari a 7,6%, in aumento rispetto al 6,8% di domenica 28 febbraio. Facendo il rapporto fra i casi positivi e i soli tamponi molecolari il tasso di positività è però del 12,7%, il 19% in più in 24 ore.

In aumento anche i decessi: 246 contro i 192 del giorno prima, che portano il totale a 97.945. Diventa più marcato l'incremento dei ricoveri nelle unità di terapia intensiva, che con 58 unità segna il 3% in 24 ore, dopo un lungo periodo nel quale era stato di circa l'1%.

Quella che emerge è una situazione eterogena, con andamenti diversi nelle regioni e soprattutto a livello delle province. «Una possibile spiegazione di questa differenza – osserva il matematico Giovanni Sebastiani – risiede nella diversa percentuale con cui sono probabilmente presenti localmente le diverse varianti, che sembrano avere velocità di diffusione diversa. In particolare, sembra che la variante inglese abbia una diffusività maggiore di quella della variante prevalente nel 2020».

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