‹Un mondo a parte›Antonio Albanese: «L’insegnante è uno dei mestieri più pesanti del mondo»
Covermedia
29.3.2024 - 16:31
L’attore tocca il tasto dolente della professione insegnante, oggi più che mai sottovalutata e messa alla prova da stipendi esigui e condizioni lavorative spesso proibitive.
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29.03.2024, 16:31
29.03.2024, 16:44
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In una conversazione ricca di spunti, Antonio Albanese ha spiegato il viaggio emotivo e sociale vissuto nel suo ultimo film, «Un mondo a parte».
Un'opera che indaga la condizione delle scuole nelle aree più isolate d'Italia, gettando luce su un tema di bruciante attualità: la progressiva scomparsa delle pluriclassi in paesini dove la scuola rappresenta ancora il cuore pulsante della comunità.
«Assurdo. Ho lavorato in fabbrica otto anni, prima di fare l’attore. Ma avere a che fare coi bambini è uno dei mestieri più pesanti del mondo. Un giorno ho incontrato ventidue scolari. Dopo un’ora ero stremato», confessa Albanese nell’intervista concessa al Corriere della Sera, toccando il tasto dolente della professione insegnante, oggi più che mai sottovalutata e messa alla prova da stipendi esigui e condizioni lavorative spesso proibitive.
«Eppure i genitori stavano dalla parte dei maestri dei professori sicuramente più di adesso. Mi ci sono immedesimato, in quel lavoro. E ho capito che è un lavoro meraviglioso ma pesantissimo. E non si fa solo in classe. Devi prepararti, studiare, farti venire delle idee... Conoscere i bambini uno ad uno... Conoscere le famiglie, i loro problemi... Il tutto per uno stipendio modesto che spesso obbliga i maestri andare a vivere dall’altra parte d’Italia... E poi a fare chilometri e chilometri da casa a scuola. Tutti i giorni. Col sole, con la pioggia, con la nebbia, con la neve come nel nostro film. Una cosa ho capito: ci vuole un’immensa passione per farlo. Tanto più in una società che i maestri li capisce sempre meno».