Paolo CalissanoPaolo Calissano, il dolore della ex: «Era depresso, non usciva quasi più»
Covermedia
4.1.2022 - 11:11
Fabiola Palese è stata sentita dagli inquirenti nell’ambito dell’indagine per omicidio colposo del conduttore.
04.01.2022, 11:11
04.01.2022, 12:06
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É tornata a parlare Fabiola Palese, ex di Paolo Calissano, l'attore genovese 54enne trovato senza vita la sera del 30 dicembre nella sua casa di Roma, al quartiere Monte Mario.
È stata la donna a lanciare l’allarme dopo ore di silenzio da parte dell’attore.
L'ipotesi di reato formulata dalla procura di Roma per chiarire le cause della morte è di omicidio colposo, ma nell’intervista rilasciata dalla Palese al quotidiano Il Messaggero emerge un’altra (triste) verità.
«Le feste di Natale lo angosciavano»
«Paolo era depresso, non usciva quasi più. Credo che non abbia retto a tutti i farmaci che prendeva per via della sua depressione. Aspettava un’altra chance», spiega la donna riferendosi chiaramente al mondo dello spettacolo che aveva girato le spalle all’attore.
«Voleva un’occasione di riscatto che nessuno gli ha concesso, gli hanno chiuso tutte le porte in faccia».
«Ne ha vissute tante e si è sempre rialzato. In queste ultime settimane era andato molto giù e le feste di Natale lo angosciavano amplificando la sua solitudine». La donna esclude terze persone in casa.
«Entravamo solo io e il domestico ma lo verificheranno le indagini. Lui ormai non usciva quasi più, si era lasciato andare e forse era tornato a prendersi le benzodiazepine in dosi massicce per dormire… Io penso che abbia fatto qualche pasticcio con i medicinali, un bombardamento di psicofarmaci, ma non per togliersi la vita».
Molti i ricordi sui social
Sono molti i colleghi vip che hanno ricordato Paolo sui social.
«Ciao Paolo… Abbiamo lavorato tanti mesi insieme… Poi le tue fragilità hanno preso il sopravvento e ti sei perso… Nei miei ricordi sei il ragazzone gentile che sul set aveva sempre un sorriso per tutti», ha scritto Barbara D'Urso, che con lui aveva recitato nella Dottoressa Giò.
«Ciao Paolo, eri una persona sensibile e fragile, troppo per un mondo così spietato! Mani giunte», ha twittato invece Stefania Orlando seguita da Valeria Fabrizi.
«Non doveva succedere!!! É stato allontanato dal nostro mondo artistico e la coscienza di molti dovrebbe riflettere…perché!!! Ho lavorato con lui e meritava stima, era un ragazzo educatissimo buono e gentile! Ho cercato di aiutarlo perché ha scritto sceneggiature importanti ma evidentemente rimaste sulla scrivania di «persone distratte»!!».