Industria chimicaAffari in calo per Clariant, pesa il rallentamento congiunturale
hm, ats
28.7.2023 - 14:00
Affari in calo per Clariant: il gigante basilese della chimica ha sofferto per il rallentamento congiunturale e la conseguente continua riduzione delle scorte praticata dalle aziende.
Keystone-SDA, hm, ats
28.07.2023, 14:00
28.07.2023, 15:09
SDA
Stando ai dati diffusi oggi la società ha archiviato il secondo trimestre con un fatturato di 1,1 miliardi di franchi, in flessione del 17% su base annua (-7% in valute locali), e un risultato operativo Ebitda (cioè prima di interessi, imposte, svalutazioni e ammortamenti) di 175 milioni (-19%).
Le cifre indicate non rappresentano una sorpresa, perché tre settimane or sono l'azienda aveva lanciato un avvertimento sugli utili. In quella occasione erano state anche abbassate le stime sui ricavi per l'intero esercizio, che sono viste ora fra 4,55 e 4,65 miliardi di franchi, a fronte dei circa 5 miliardi ventilati in precedenza. Questa previsione è oggi stata confermata.
«Come indicato all'inizio di luglio, le difficili condizioni economiche hanno colpito il settore dei prodotti chimici speciali e hanno influito anche sui risultati del primo semestre di Clariant», afferma il Ceo Conrad Keijzer, citato nel comunicato. «Abbiamo attuato ulteriori azioni per allineare la nostra base di costi a un contesto di bassi volumi», aggiunge il dirigente 55enne di nazionalità olandese.
La borsa ha reagito senza scomporsi alle novità odierne: a un'ora dall'inizio delle contrattazioni il titolo Clariant guadagnava lo 0,4%, nel quadro di un mercato generalmente orientato a un lieve ribasso. Dall'inizio dell'anno la performance è nulla, ma il corso è in calo sia nella prospettiva di 12 mesi (-16%) che nell'arco di tre anni (-14%).
Clariant ha sede a Muttenz (BL), nel cuore della regione che ospita il fulcro dell'industria chimica svizzera. Il gruppo è nato nel 1995 da uno scorporo del comparto specialità chimiche di Sandoz, un anno prima che Ciba e Sandoz si unissero per dare vita a Novartis. All'inizio degli anni 2000 arrivò ad avere in organico circa 31'000 dipendenti, poi seguì una crisi, programmi di ristrutturazione e dismissioni. A fine dicembre 2022 la società dava lavoro a oltre 11'000 persone.