SvizzeraPer Alpiq una nuova centrale atomica non è realistica
hm, ats
3.6.2022 - 15:46
Il presidente del consiglio di amministrazione di Alpiq Johannes Teyssen dubita che la costruzione di nuove centrali atomiche possa contribuire alla soluzione del problema dell'approvvigionamento elettrico in Svizzera.
Keystone-SDA, hm, ats
03.06.2022, 15:46
03.06.2022, 16:31
SDA
«Non sono contrario all'energia nucleare», afferma il manager in un'intervista con l'agenzia Awp, in margine al Swiss Economic Forum (SEF), l'incontro annuo di Interlaken (BE) fra personalità dell'economia e della politica giunto alla sua 24esima edizione. «Siamo felici di avere ancora tre centrali nucleari sicure ed efficienti nel paese».
Secondo Teyssen però ormai per questo tipo di impianti è quasi impossibile trovare gli investitori, le banche per i necessari finanziamenti e le compagnie di assicurazione disposte ad assumere rischi. Altro punto difficile: sono necessarie particolari aziende di ingegneria in grado di costruire il tipo di strutture in questione.
Intanto i prezzi dell'elettricità salgono: secondo il dirigente di Alpiq l'economia svizzera dovrà adattarsi a tariffe elevate nei prossimi 5-8 anni. «Abbiamo perso il vantaggio competitivo del gas naturale a basso costo proveniente dalla Russia e non lo rivogliamo», osserva. Inoltre si dovranno ammodernare le vecchie centrali elettriche e costruirne di nuove: tutto questo gioca a sfavore di una riduzione del prezzo della corrente, argomenta Teyssen.