Previsioni congiunturaliAnalisti meno pessimisti riguardo all'economia svizzera
hm, ats
31.1.2024 - 17:01
La fiducia degli analisti finanziari riguardo al futuro dell'economia svizzera migliora, seppur timidamente e rimanendo orientata a un certo pessimismo.
Keystone-SDA, hm, ats
31.01.2024, 17:01
31.01.2024, 17:09
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È l'indicazione che emerge dall'indice sulle prospettive economiche calcolato da UBS e da CFA Society Switzerland sulla base di un sondaggio fra gli esperti.
L'indicatore principale si è attestato in gennaio a -19,5 punti, 4,5 punti in più di dicembre, emerge dalle informazioni diffuse oggi. Si è di fronte al terzo aumento mensile consecutivo, ma l'indicatore è ancora negativo, segnalando che sono più numerosi gli specialisti che si aspettano un raffreddamento della congiuntura, rispetto a quelli che puntano sull'evoluzione opposta.
È il 23esimo mese consecutivo che si registrano valori sotto lo zero.
Andando nei dettagli, il 30,6% degli interrogati in gennaio pronostica un peggioramento della situazione congiunturale nei prossimi sei mesi, l'11,1% un miglioramento, mentre il 58,3% è convinto che non vi saranno cambiamenti (valori che determinano poi l'indice complessivo: 11,1 meno 30,6 = -19,5).
Rispetto a dicembre sono diminuiti sia gli ottimisti (-7,3 punti) che i pessimisti (-11,5 punti), mentre sono aumentati coloro che puntano sullo status quo (+18,8 punti).
La sfiducia per il futuro elvetico si accompagna a un'analisi ancora più fosca riguardante l'Eurozona (-22,2) e gli Stati Uniti (-38,9). Per la Cina le prospettive appaiono invece stabili (0,0), ma c'è stato un calo mensile (-13,1 punti).
Peggiorato, nel confronto mensile, è il giudizio sulla situazione congiunturale elvetica attuale, con un indice che rimane positivo a 5,6 punti, ma è in flessione di 7,5 punti.
Particolarmente importanti sono i segnali per quanto riguarda il rincaro: l'inflazione in Svizzera è vista in aumento dal 16,7% del campione, mentre il 41,7% si aspetta un calo e un analogo 41,7% stabilità.
I tassi d'interesse sono attesi stabili nel corto termine (63,9%), ma vi è una quota consistente che li vede in ribasso (36,1%). Quest'ultima percentuale sale al 44,4% per i tassi a lungo termine, ma non mancano coloro che mettono in conto un aumento (25,0%).
Il 52,8% degli interrogati (+6,9 punti rispetto a dicembre) prevede inoltre un incremento dell'indice di borsa elvetico SMI nei prossimi sei mesi, il 25,0% punta su valori stabili e il 22,2% su una flessione.
Sul fronte valutario, il 30,6% si aspetta un rafforzamento del franco rispetto all'euro, il 25,0% un indebolimento e il 44,4% ritiene che non vi saranno cambiamenti nel corso. Riguardo alla disoccupazione il 36,4% vede una crescita dei senza lavoro, il 60,6% una stagnazione e il 3,0% un calo.
Al sondaggio, effettuato fra il 18 e il 25 gennaio, hanno partecipato 36 analisti della comunità finanziaria elvetica. L'inchiesta in questione viene realizzata dal gennaio 2017: fino all'agosto 2023 partner di CFA era Credit Suisse, ora è UBS, banca che ha rilevato il concorrente.