Epidemia e bancarotte Anche in gennaio meno fallimenti aziendali

hm, ats

5.2.2021 - 10:01

Sono poche le aziende per cui è scattata la chiusura.
Sono poche le aziende per cui è scattata la chiusura.
Keystone

È proseguita anche in gennaio in Svizzera la tendenza alla diminuzione dei fallimenti aziendali, sulla scia degli interventi di aiuto promossi dall'ente pubblico per far fronte alla conseguenze della pandemia.

Nel primo mese dell'anno le imprese che hanno dovuto chiudere per insolvenza sono state 320, il 23% in meno dello stesso periodo del 2020, emerge dai ultimi dati pubblicati oggi dalla società di informazioni economiche Bisnode D&B.

In Ticino (-29% a 17) la contrazione è stata ancora più marcata. Solo in quattro cantoni si registra un aumento: Grigioni (+100% a 8), Glarona, Svitto e Soletta. Realtà importanti come Zurigo (-27%), Berna (-22%), Vaud (-37%) e Ginevra (-16%) confermano la tendenza nazionale.

«Il sostegno statale alle aziende colpite dalla crisi del coronavirus sembra ancora funzionare», commentano gli esperti di Bisnode D&B. Ai fallimenti per insolvenza vanno poi aggiunti quelli per lacune nell'organizzazione (articolo 731b del Codice delle obbligazioni): il numero complessivo in gennaio sale così a 424 (-29%) a livello svizzero, a 40 in Ticino (-38%) e a 10 nei Grigioni (+100%).

Se vi sono aziende che chiudono, altre aprono i battenti: le nuove iscrizioni a livello nazionale sono state 3727 in gennaio, dato stabile rispetto alle 3710 società censite dodici mesi prima. Il Ticino mostra però un aumento dell'11% a 162. Più ditte che tra Airolo e Chiasso vengono fondate solo nei cantoni di Zurigo, Vaud, Berna, Ginevra, Argovia e San Gallo. Anche i Grigioni mostrano una crescita (+31% a 94).

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