Industria alimentare Aryzta: ricavi in calo nel primo trimestre

ATS

26.11.2018 - 08:41

Ricavi in calo
Ricavi in calo
Source: KEYSTONE/GAETAN BALLY

Aryzta avvia l'esercizio 2018/2019 con ricavi in calo, ma con una crescita organica. Il panificio industriale attivo a livello internazionale alle prese con seri problemi finanziari ha anche confermato gli obiettivi.

Stando a quanto indicato oggi nel primo trimestre (periodo agosto-ottobre) l'azienda ha realizzato un fatturato di 862 milioni di euro (975 milioni di franchi), con una contrazione del 5,2% su base annua. Al netto dei diversi disinvestimenti e degli effetti dei cambi vi è stata però una progressione dello 0,3%.

La variazione organica si è rivelata quindi positiva, come lo era stata nel quarto trimestre dell'esercizio precedente (+0,5%), quando era stata invertita la tendenza che aveva contraddistinto i trimestri precedenti.

Gli affari si sono rivelati positivi in particolare in Europa, con vendite di 430 milioni di euro (+2,0% a livello organico). In controtendenza si è mostrato invece il Nordamerica (-2,8% a 367 milioni). Il resto del mondo - che presenta comunque ricavi inferiori al 10% di quelli complessivi - presenta un incremento del 7,7%.

I dati pubblicati oggi sono superiori alle attese degli analisti, che scommettevano su vendite per 846 milioni di euro e su un calo organico dell'1,2%.

I vertici del gruppo prevedono che le attività si sviluppino in modo stabile nei mesi a venire e che il programma di efficienza lanciato in passato cominci a dare i suoi frutti. L'impresa conferma di aspettarsi per l'insieme dell'esercizio un risultato a livello Ebitda che crescerà "a una cifra medio-elevata", a perimetro comparabile.

Nata nel 2008 dalla fusione fra la zurighese Hiestand Holding e l'irlandese IAWS, Aryzta è una multinazionale alimentare attiva soprattutto nel comparto delle fornitura alle aziende di prodotti di panetteria surgelati. Il gruppo offre una vasta gamma di articoli con una grande varietà di pani, nonché cibi dolci e salati. La società è attiva con 54 siti di produzione in Europa, Nordamerica, Sudamerica, Asia, Australia e Nuova Zelanda.

Il gruppo è alle prese con profondi problemi di indebitamento. Di recente, dopo mesi di tensioni, gli azionisti hanno deciso a stretta maggioranza di operare una ricapitalizzazione. L'evoluzione del titolo in borsa quest'anno è stata da incubo: l'azione, che valeva quasi 40 franchi a inizio anno, è scambiata attualmente a circa 1 franco, avendo perso il 97% del suo valore.

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