Management Ci sono più donne dirigenti, ma il Ticino è sotto la media

hm, ats

27.2.2023 - 16:01

Magdalena Martullo-Blocher è l'unica Ceo di una grande impresa svizzera.
Magdalena Martullo-Blocher è l'unica Ceo di una grande impresa svizzera.
Keystone

Aumenta lievemente in Svizzera la quota di donne in posizione dirigenziali: nel 2022 essa si è attestata al 28% nelle direzioni e al 24% nei consigli di amministrazione (Cda), a fronte di rispettivamente 27% e 23% registrati nel 2021.

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Dieci anni prima le percentuali erano del 24% e del 21%.

È quanto emerge da un'analisi sui dati (di gennaio) del registro di commercio pubblicata oggi da Crif, società attiva nel campo dell'azione antifrode, dei controlli di solvibilità e dell'informazione per aziende e privati.

Con una quota di quasi il 31% Argovia è il cantone che presenta la più alta percentuale di donne nelle direzioni, seguito da Appenzello Esterno, Turgovia e Appenzello Interno, tutti al 30%. Uno scalino sotto, al 29%, si inseriscono Zurigo e Grigioni.

Il Ticino è al 25% (stabile rispetto al 2021) e si presenta come quintultimo in una classifica chiusa da Neuchâtel (24%). Se si sposta invece l'attenzione sui Cda, il cantone italofono sale al 18esimo posto, in una graduatoria aperta da Basilea Città (26%) e chiusa da Zugo (19%), con i Grigioni 12esimi.

La presenza di donne nei piani alti aziendali varia anche sensibilmente a seconda del settore economico. I rami dei servizi veterinari (53%) dell'assistenza sociale (52%) e delle attività di servizi personali (51%), come ad esempio saloni di parrucchiere e centri estetici, vedono una predominanza femminile nelle direzioni.

Le dirigenti si fanno per contro più rare per esempio in comparti come l'ingegneria civile (14%), nelle forniture energetiche (pure 14%) e nella fabbricazione di macchinari (15%).